Ha dovuto attendere a lungo, ma a 24 ore dalla chiusura del mercato Massimiliano Allegri ha ottenuto Nigel De Jong, il mediano di cui aveva tanto bisogno. Ieri sera il presidente Silvio Berlusconi ha dato il benestare all'operazione da 4-5 milioni di euro, e in giornata non è stato complicato trovare l'accordo, prima con l'olandese e poi con il Manchester City. Sorprende fino a un certo punto il nuovo colpo milanista dopo l'annuncio di Adriano Galliani, che martedì aveva chiuso il mercato dopo essersi assicurato Bojan Krkic. Dopo nove, fra acquisti e prestiti, a costo di saldo, Berlusconi ha deciso di spendere una piccola parte dei 65 milioni di euro incassati dalla cessione di Ibrahimovic e Thiago Silva. Hanno avuto il loro peso le pressioni della figlia Barbara, preoccupata per l'insoddisfazione dei tifosi, e quelle di Allegri, che ha bisogno di un centrocampista roccioso da piazzare davanti alla difesa. Proprio come il 28enne De Jong, abile a far valere i muscoli quando non eccede in interventi sciagurati (chiedere a Ben Arfa, a cui due anni fa ha fratturato tibia e perone con un tackle). Questo innesto permette ad Allegri di guardare con più ottimismo al campionato e alla Champions, dove deve superare il Gruppo C con lo Zenit San Pietroburgo di Luciano Spalletti, gli spagnoli del Malaga e i belgi dell'Anderlecht. E gli consente anche di utilizzare Montolivo e Boateng come esterni di centrocampo, affidandosi a un tridente in stile Barcellona, per cui sfruttare a pieno un attacco senza giganti. Anche per questo l'allenatore ha insistito per aver Bojan, corteggiato a lungo proprio dal Malaga. "Ma un club come il Milan non deve imitare il Barcellona, deve essere imitato", ha chiarito lo spagnolo, che ha scelto una t-shirt con la foto di Muhammad Ali per la prima conferenza stampa e per andare in campo (già sabato a Bologna, mentre Niang non è a disposizione, manca il transfer) e la maglia numero 22, lasciata libera da Nocerino nella vana attesa del ritorno di Kakà. "Gli altri numeri che mi piacciono erano occupati, e due giorni fa ho compiuto 22 anni", ha chiarito Bojan, reduce da una stagione sotto tono alla Roma e per niente spaventato dall'eredità di Ibrahimovic, già suo compagno qualche anno fa al Barcellona. "Non mi fa paura, è un onore stare al Milan, voglio sfruttare la possibilità concessa da Dio e restare anche dopo il prestito - ha assicurato - Non so cosa sia successo alla Roma, ma per scelta della società non avevo molti minuti. Per me venire al Milan è un passo in avanti". Da Roma Bojan ha ricevuto numerosi messaggi di affetto da parte dei tifosi e uno "molto piacevole da De Rossi". Più numerosi sono stati gli sms dallo spogliatoio del Barcellona. "Qualcuno - ha rivelato Bojan - voleva venire al Milan con me, ma non posso dire chi".(ANSA)