In altri tempi una sconfitta come quella incassata contro la Roma avrebbe fatto parecchio male all'Inter. Ma all'inizio della stagione della rifondazione, in casa nerazzurra predicano pazienza. "E' la prima esperienza di una squadra molto giovane. Una sconfitta può capitare - ha osservato il presidente Massimo Moratti -. Fa parte del patrimonio della società e del tecnico per migliorare. E' negativa ma può essere utile". "Le speranze rimangono intatte ma bisogna tradurle in qualcosa di concreto", ha notato Moratti, che ieri ha visto la sua squadra incassare il settimo gol in tre partite casalinghe fra campionato ed Europa League. E proprio gli sforzi di coppa contro il Vaslui secondo il presidente hanno avuto una certa influenza. "Sono convinto che una delle esperienze nuove sia la partita al giovedì che mette la squadra in condizioni difficili. Bisogna studiare - ha spiegato - come avere la squadra fresca la domenica. Contro il Vasluj c'é stata una battaglia infinita e ne abbiamo risentito più di quanto pensassimo". Un problema che non può diventare un alibi, anche perché il girone di Europa League riserva trasferte logisticamente complesse, in Russia contro il Rubin Kazan, a Belgrado contro il Partizan e in Azerbaigian contro il Neftci Baku. Durante la sosta sarà fondamentale recuperare le energie e porre rimedio a quello che Andrea Stramaccioni ha definito "un passo indietro dal punto di vista psicologico, più che tecnico". Il problema secondo Moratti "é un po' mentale e un po' frutto della fatica, anche della scarsa abitudine a stare insieme. Poi il tecnico valuterà se ci sono altri problemi". Di sicuro va registrata la difesa, in cui pesa l'assenza di Samuel, ancora non al massimo della condizione. E i nuovi innesti, da Gargano a Pereira ancora non sono perfettamente inseriti. Pur giocando a ritmi piuttosto compassati ("Lui stesso dice di essere al 50-60%", ha rivelato Prandelli), Cassano ha già sviluppato una certa intesa con i compagni di reparto. Anche se il suo gol alla Roma è stato offuscato da chi ha preso il suo posto al Milan, ossia Pazzini. "Certo - ha sorriso Moratti parlando dell'ex attaccante interista -, se l'avesse fatta con noi sarebbe stato meglio".(ANSA)
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