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"Serena Williams
gioca come un uomo"
La Errani si difende

Sara Errani
Dopo la delusione, il riscatto. L'avventura di Sara Errani agli Us Open di New York non finisce sotto i colpi devastanti di Serena Williams (6-1 6-2), che le hanno impedito una storica finale di Slam. L'azzurra cercherà ora gloria in coppia con l'amica Roberta Vinci nell'epilogo nella gara di doppio che vedrà domani le due italiane opposte alle ceche Hlavackova-Hradecka. Per Sara e Roberta, da lunedì prossimo nuove n. 1 del ranking mondiale, si tratta della terza finale Slam di questo straordinario 2012, dopo quella dell' Australian Open e quella vinta a Parigi. La finale di doppio di domani quanto meno mitigherà la debacle patita dalla romagnola contro una devastante Serena Williams che ha fatto suo il match di semifinale in appena 64 minuti. La sconfitta contro la fuoriclasse americana era nei piani e nelle previsioni: "sono soddisfatta - ha commentato a fine match l'azzurra - e non solo per la semifinale raggiunta. Quando Serena gioca così è la più forte del mondo. Ho cercato di fare la mia partita, impostandola sulla difesa nel primo set e in maniera più offensiva nel secondo, e per quanto il punteggio sia severo in campo ho avuto sensazioni positive. Fisicamente e mentalmente sono sempre stata in partita, pur subendo la sua forza. Nessuno è imbattibile - ha aggiunto Sara - ma mi piacerebbe vedere Serena giocare i tornei maschili. Sicuramente vincerebbe un torneo da 10 mila dollari. Ha un' intensità e una capacità di giocare dentro al campo che nemmeno gli uomini hanno. Ho sentito tante parole sulla differenza tra uomini e donne, ma la forza di Serena va provata in campo". Un match sulla carta tra forze impari che però non impedisce alla Errani di guardare avanti con tanta fiducia. "E' bello giocare match così, con pulsazioni alte e tanta corsa. Il mio obiettivo è cercare di trovare la chiave per provare a vincere anche queste partite. Ancora non l'ho trovata, ma sto lavorando per questo". La romagnola ha eguagliato così la semifinale raggiunta da Corrado Barazzutti agli US Open nel 1977, quando l'attuale capitano azzurro di Coppa Davis e Fed Cup fu battuto da Connors. La Williams troverà ora la bielorussa Victoria Azarenka che ha conquistato la sua prima finale agli US Open superando in tre set (3-6 6-2 6-4) Maria Sharapova, dopo 2 ore e 40 minuti. Sul fronte maschile, oggi in campo, si prospetta una finale Djokovic-Murray, anche se a New York non sono escluse sorprese dopo la precoce eliminazione di Roger Federer per mano di Thomas Berdych. E sarà proprio il ceco ad affrontare Andy Murray nella semifinale più interessante di giornata. L'altro match vedrà opposti il numero 2 del mondo allo spagnolo David Ferrer (n. 4 del tabellone). Il serbo sembra tornato sui vecchi livelli e la vittoria sull'argentino Del Potro lo ha riportato su standard inavvicinabili. Più equilibrio tra Murray e Berdych, almeno sulla carta, con lo scozzese che cerca ancora il primo trionfo in uno Slam. I precedenti dicono Berdych (avanti 4-2), ma quest'anno sul cemento di Dubai si è imposto Murray. (ANSA).

 

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