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Nerazzurri a Torino
Strama suona la carica

Andrea Stramaccioni
Un'analisi dura, ma con uno sguardo al futuro. Andrea Stramaccioni non risparmia critiche alla sua Inter dopo il capitombolo interno contro la Roma a San Siro, che due settimane fa ha sancito la seconda sconfitta stagionale e un primo distacco dalla vetta della classifica di A. "Credo che questa pausa sia stata importante per recuperare qualche uomo e un po' di condizione. Ci aspetta una serie di partite ravvicinate e importanti, ci faremo trovare pronti - ha esordito l'allenatore alla vigilia della sfida contro il Torino, prima di sottolineare le nefandezze commesse al Meazza -. Credo che il risultato più deludente sia stato quello con la Roma, perché in Europa League avevamo già acquisito un vantaggio all'andata. La forza di un allenatore e di un gruppo deve essere quella di capire cosa ha funzionato e cosa no. Ci brucia tanto quanto accaduto, ma le risposte dobbiamo darle sul campo". Particolarmente rabbiosa è la reazione di Stramaccioni parlando della rete subita da Osvaldo. "A grandi livelli non possiamo prendere dei gol con disattenzioni collettive, come il secondo con la Roma. Questo è qualcosa su cui migliorare. La cosa che mi ha fatto davvero arrabbiare è che ci siamo spenti dopo il 2-1, abbiamo accusato il colpo e una squadra come la nostra non deve permetterselo. Mancavano 20' e noi abbiamo abbandonato il campo. Sono certo non si ripeterà". Il tecnico ha sopperito alla mancanza di partite con un lavoro ad Appiano Gentile che ha riguardato soprattutto la fase difensiva ("Sappiamo delle nostre difficoltà e ci stiamo lavorando, il campo dirà se lo stiamo facendo bene", ha commentato Stramaccioni), sperando di poter conservare il buon ruolino di marcia in trasferta e di rilanciare alcuni rientranti come Alvarez. "Ricardo è importante per noi, perché può giocare in più posizioni - ha sottolineato l'allenatore -. Lo stesso Chivu è rientrato in gruppo, ma non essendo in lista per l'Europa League può recuperare tranquillamente. Obi è in progressione da una settimana, Mariga è quello che tornerà più tardi. Con Stankovic siamo particolarmente attenti, non sta forzando perché è importante che torni solo quando starà bene. Mudingayi ha una verifica all'inizio della prossima settimana. Palacio è convocato". Una delle ultime valutazioni della conferenza stampa ha riguardato la questione dei calciatori gay, tornata in auge dopo le rivelazioni di un giocatore tedesco. "Io valuto i miei calciatori solo per le prestazioni sportive, per le capacità fisiche, tecniche e caratteriali - è stata la risposta del tecnico interista -. Non mi permetto di giudicare un orientamento sessuale, ho il massimo rispetto ma sono l'allenatore e se un giocatore decide di farmi una confidenza extra gli sono vicino. A me di solito chiedono di diagonali e fuorigioco, ma per me sarebbe indifferente sapere se ama un uomo o una donna". (ANSA).

 

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