I campioni di Spagna contro i campioni d'Inghilterra. Real Madrid, contro Manchester City. Il meglio del calcio europeo al Santiago Bernabeu, davanti a 67.000 spettatori, che non si sono annoiati nemmeno durante il primo tempo, che pure s'é chiuso 0-0. Poi è partita la giostra dei gol, che alla fine ha premiato i padroni di casa grazie alla rete allo scadere di Cristiano Ronaldo. E' stata un'altalena di emozioni, che ha visto il City due volte avanti e sempre raggiunto dal Real, nel giro di una manciata di minuti. Se il primo tempo s'é chiuso senza reti il merito è stato soprattutto del portiere del City, Joe Hart, bravo a fermare due volte i tiri di Cristiano Ronaldo ed una Higuain. Nella ripresa il City ha osato di più ed è meritatamente passato in vantaggio al 23', con la rete di Dzeko. Ma grande merito va al contropiede condotto da Yaya Touré, prima di servire il compagno. La gioia degli inglesi è però dura solo otto minuti, cioé fino al pareggio di Marcelo, con un tiro all'incrocio dei pali, appena sfiorato da Hrt. Il City non si è abbattuto ed ha trovato il 2-1 al 40' con Kolarov, direttamente su punizione. Roberto mancini già pregustava il colpaccio, ma al 42' il rasoterra di Benzema (entrato al posto di Higuain) ha battuto Joe Hart e ristabilito la parità. Ed al 45' ecco il colpo del fuoriclasse: Cristiano Ronaldo, con un destro da limite dell'area, ha ridato il sorriso a José Mourinho, in non buone acque dopo un avvio di campionato stentato. "Stasera il Real è tornato ad essere una squadra - ha detto alla fine il tecnico portoghese -. Se possiamo giocare così con il City ed il Barcellona in Supercoppa perché non mostriamo questo carattere in campionato? Si può perdere, ma non tutte le sconfitte sono uguali". Mancini è l'immagine della delusione: "Siamo dispiaciuti perché non capita spesso di essere in vantaggio 2-1 all'85' e finire per perdere. Nel primo tempo il Real ci è stato superiore. Nella ripresa siamo andati meglio. L'errore forse è stato nell'arretrare troppo dopo il nostro secondo gol. Dovevamo restare più alti, tenerli lontani dalla nostra area di rigore. Se lasci l'uno contro uno a Ronaldo rischi".
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