C'é già cascato una volta, la seconda vorrebbe evitarla. L'Inter, passata dai fasti della Champions all'Europa League acciuffata per i preliminari, ha scoperto tra il Vaslui e la Roma quanto può essere deleterio giocare domenica dopo un impegno al giovedì. Andrea Stramaccioni, in vista dell'esordio nel tabellone principale contro il Rubin Kazan, ha preparato le contromosse. "Credo che questa sia una competizione europea diversa soprattutto per il giorno in cui si gioca - ha dichiarato il tecnico in conferenza stampa - Conto di far riposare qualcuno perché abbiamo anche un turno infrasettimanale mercoledì e lo 'stacco' che temo di più è quello tra la gara con il Rubin e quella con il Siena". Purtroppo per l'allenatore nerazzurro, non ci sarà la possibilità di alternare le punte centrali, almeno nella gara di domani. "La brutta notizia è che nel momento in cui stiamo recuperando un po' tutti Palacio accusa ancora il problema avuto con la Nazionale argentina - ha raccontato Stramaccioni - Con il dottor Combi abbiamo convenuto che sarebbe rischioso utilizzarlo domani, speriamo di averlo domenica perché per noi è un giocatore importante". L'attaccante, ha detto ancora il tecnico, "avrebbe potuto giocare domenica scorsa se avesse superato il provino prepartita", in un impegno che l'Inter ha comunque superato con un successo e qualche polemica sulle valutazioni a fine gara. "Io non ho niente contro la locuzione 'provinciale', che appartiene alla cultura italiana e del nostro calcio - ha ribadito Stramaccioni - A me ha dato fastidio l'aver notato una premeditazione nel taglio che si voleva dare alla vittoria dell'Inter a Torino, giunta su un campo difficile e con alcune assenze importanti". Adesso che arriva il Rubin, la sfida più importante è quella di centrare il primo successo della stagione davanti al proprio pubblico. "E' la squadra più pericolosa del nostro girone, ha un tecnico che è un'icona per loro e presenta cinque undicesimi della formazione che affrontò l'Inter nel 2009, mettendo l'avversario in difficoltà soprattutto all'andata - ha ammonito Stramaccioni - Solitamente è più facile invertire la rotta del rendimento casalingo, perché difficilmente in trasferta manterremo la stessa media". Anche Samir Handanovic, presente in conferenza stampa al fianco del tecnico, punta sull'aspetto del rendimento casalingo. "Bisognerà vedere dopo venti partite come sarà questo aspetto, è troppo presto per parlare di una differenza tra gare in casa o in trasferta. Sicuramente dobbiamo costruire le nostre vittorie e la nostra classifica in casa - ha dichiarato l'estremo difensore, apparso molto sicuro domenica sera all' Olimpico - Per me l'Udinese è stata una grande scuola, ora ho fatto un passo in avanti ma il calcio non cambia, se non nelle disposizioni degli allenatori. Non sento pressione perché il mio lavoro è giocare a calcio e posso solo essere felice di essere qui". (ANSA)
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