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Allegri rimane
in sella

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"Credo che la squadra abbia fatto una buona partita nei primi venti minuti di gioco. Poi avremmo dovuto avere una miglior gestione di palla. Dobbiamo migliorare l'attenzione, perché su palle inattive abbiamo preso già troppi gol. L'ultimo quarto d'ora, venti minuti del primo tempo avremmo sicuramente dovuto fare meglio". Massimiliano Allegri, arriva in sala stampa tranquillo. La società lo ha appena riconfermato in panchina ("non è in discussione"), nonostante la sconfitta subita. E' la terza in quattro giornate. Ma lui ostenta sicurezza e fiducia. "Non mi sento né vittima né colpevole - aggiunge Allegri - Di esonero è assurdo parlare, visto che non decido io: e comunque mi accusavano anche quando avevo quattro punti di vantaggio l'anno scorso....". "Ero sereno anche prima - spiega poi ai giornalisti - perché con Galliani e con il presidente ci sentiamo e ci parliamo costantemente. Io e la società siamo sulla stessa lunghezza d'onda. Dobbiamo cercare di sfatare il tabù di San Siro perché anche oggi mi pare l'Inter abbia perso. Spero che mercoledì il presidente venga. I tifosi credo che staranno vicino alla squadra. La squadra è stata aggressiva anche nella parte finale della partita, quando eravamo in nove. Certo, prendere tre gol su calci da fermo in quattro partite ci fa capire che dobbiamo per forza migliorare l'attenzione sulle palle da fermo". Per quanto riguarda l'analisi della gara, Allegri è chiaro: "la squadra mi è piaciuta molto, perché ha giocato in attacco con coraggio, veloce nelle ripartenze. E' una buona partenza, ma non ci sta prendere i gol che abbiamo preso". Nonostante i nove punti di vantaggio della Juventus, nulla è ancora perduto, neppure nella lotta al vertice: "Credo che al momento solo la Juve stia facendo cose importanti, come era nella logica, visto che ha cambiato poco. Le altre squadre non stanno viaggiando a mille, quindi credo ci sia tempo per andare a riprendere posizioni che in questo momento abbiamo perso". L'Udinese, invece, si porta a casa il risultato. "E' una vittoria importante - ha detto Guidolin - perché ci dà morale, fiducia, perché in questo avvio abbiamo avuto molte amarezze. Quest'anno non giocheremo mai per il vertice, mettiamocelo bene in testa. Questa vittoria ci deve solo portare un po' di fiducia e slancio, in un campionato difficile". Il tecnico dell'Udinese é "molto soddisfatto" della prova dei suoi ragazzi: "Sono stati encomiabili perché nei primi dieci minuti il Milan ha giocato molto bene, ci ha sorpreso, poi siamo stati bravissimi a prendere le misure. Dopo il 10' la partita è diventata equilibrata, vibrante, bella. I ragazzi sono stati bravi anche perché hanno tenuto duro fino alla fine, nonostante la fatica della gara di giovedì, che si è fatta inevitabilmente sentire. Però - ha aggiunto il tecnico friulano, elogiando in particolare la prestazione di Ranegie - dobbiamo ancora lavorare perché negli ultimi 5', con due uomini in più, una squadra matura ed esperta non avrebbe fatto più vedere la palla all'avversario"

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