Barcellona in semifinale di Champions League ma col brivido, grazie ad uno 'stiracchiato 1-1 al Camp Nou contro il Psg che diventa 'orò se sommato al 2-2 del Parco dei Principi di una settimana fa. I transalpini spaventano i catalani che fino a 20 minuti dal termine del match sono virtualmente eliminati. Serve il provvidenziale ingresso di Leo Messi, tenuto precauzionalmante in panchina dopo la botta rimediata una settimana fa, per cambiare le sorti della partita. E' bastata un'accelerazione della 'pulce' pochi minuti dopo il suo ingresso in campo per ribaltare il risultato e far tornare il sorriso ai 80mila del Camp Nou. Peccato per Carlo Ancelotti che aveva preparato al meglio la partita, confermando tutti i giocatori dell'andata ad eccezione di Thiago Motta (al posto dello squalificato Matuidi) e di Marco Verratti preferito a David Beckham. Davanti il tridente Pastore, Lavezzi e Ibrahimovic che torna per la seconda volta da 'nemico' al Camp Nou. Spenti, opachi e senza il nerbo che li aveva portati al miracolo dopo-Milano, i catalani si lasciano imbrigliare per più di un'ora dai francesi che arrivano spesso dalle parti di Valdes. Il gol del vantaggio all'inizio della ripresa è più che meritato: uno-due tra Pastore e Ibra, l'argentino brucia Piqué, s'invola verso Valdes e mette dentro. Un gol che stende il Barcellona che va in stato confusionale e per poco lavezzi non raddoppia. Alla mezz'ora la partita ha la sua svolta, doppio cambio per i blaugrana: dentro Bartra (per uno spento Adriano) e soprattutto Leo Messi (esce Fabregas). Pochi minuti e l'argentino raddrizza una partita messasi davvero male per i catalani: parte come solo lui sa fare, palla a Villa, 'el Guaje' scarica all'indietro per Pedro che di sinistro fulmina Sirigu e realizza l'1-1 che garantisce la sofferta qualificazione (ANSA)