Il Cagliari ha battuto l'Iner per due reti a zero.
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6, Perico 6.5, Rossettini 6, Astori 6.5, Murru 6; Dessena 6 (12' st Pinilla 7.5), Conti 6, Ekdal 6 (41' st Casarini sv); Cossu sv (6' pt Cabrera 7); Ribeiro 7, Ibarbo 7.5 (26 Anedda, 3 Ariaudo, 18 Nené, 27 Sau).
All.: Pulga 7.
Inter (4-3-2-1): Handanovic 6, Zanetti 7, Juan Jesus 5, Silvestre 5, Alvaro Pereira 5.5; Gargano 6 (8' st Kuzmanovic 5), Kovacic 6.5, Cambiasso 7 (22' st Nagatomo sv, 30' st Samuel 6); Guarin 7, Alvarez 7; Rocchi 6.5 (1 Belec, 30 Carrizo, 23 Ranocchia, 25 Samuel, 2 Jonathan, 24 Benassi, 51 Belloni, 45
Forte). All.: Stramaccioni 5.5.
Arbitro: Celi di Bari 5.5.
Reti: nel st 18' (rigore) e 31' Pinilla
Angoli: 10-2 per l'Inter
Recupero: 1' e 3'
Ammoniti: Juan Jesus, Conti, Pereira, Silvestre, Murru, Pinilla per gioco scorretto.
Spettatori: 5.100
** I GOL **
- 18' st: Pinilla ottiene un rigore per fallo di Silvestre, il suo destro forte centrale batte Handanovic.
- 31' st: scambio veloce Cabrera-Pinilla che penetra in area e solo davanti ad Handanovic lo batte di destro.
L'Inter crolla nella ripresa contro un Cagliari veloce e coraggioso, nella "lontana" Trieste, e la crisi continua profonda, aggravata dalle assenze e dagli infortuni, dall'ennesimo rigore dubbio, ma anche da troppe amnesie in difesa. La squadra di Pulga si è però dimostrata veloce e coraggiosa, arrivando a schierarsi con tre punte e a prevalere con l'innesto decisivo di Pinilla.
Al fischio di inizio, in un 'Rocco' semideserto, il Cagliari sceglie Thiago Ribeiro e Ibarbo in attacco, l'Inter una difesa a quattro con Silvestre e Juan in mezzo, Rocchi supportato da Alvarez e Guarin in avanti.
Le due squadre devono innanzitutto adattarsi al terreno di gioco, molto instabile perché rizollato da poco tempo, e danno l'impressione di muoversi con difficoltà. Gli schieramenti sono quasi speculari, con l'Inter che preferisce Rocchi come unica punta mentre il Cagliari scommette sulla coppia veloce Ibarbo-Thiago Ribeiro, che più volte mette in crisi la retroguardia nerazzurra.
L'Inter è padrona del campo, grazie anche al lavoro di Alvarez, Kovacic e Cambiasso, che prediligono gli scambi in profondità al centro. Dopo un piatto destro senza pretese di Dessena al 10', la squadra di Stramaccioni costruisce l'azione più pericolosa del primo tempo, con Cambiasso al 14', che triangola con Rocchi al limite e si trova da solo davanti ad Agazzi, calibra un pallonetto che però finisce sul palo.
I nerazzurri premono di più e arrivano altre due volte al tiro con Guarin, ma senza fortuna.
La ripresa sembra avviarsi sulla stessa falsariga, e all'8' Rocchi si gira e libera tra tre difensori al limite dell'area, facendo partire un sinistro che Agazzi ribatte a fatica. Ma il Cagliari comincia a prevalere a centrocampo e con la velocità degli scambi, sfruttando la rapidità di Ibarbo e le giocate di Pinilla. Entra in gioco anche l'arbitro Celi, che prima non assegna due rigori su altrettante cadute in area di Dessena al 10' e di Ibarbo al 15' - più netta la seconda - ma al 17' decide di fischiare su un dubbio fallo su Pinilla. E' lo stesso attaccante che batte di forza il penalty spiazzando Handanovic per il vantaggio isolano.
Il Cagliari continua a premere, e un colpo di testa di Thiago Ribeiro su cross di Cabrera al 24' viene parato a terra sulla linea da Handanovic. Il numero uno interista deve arrendersi al 31' su un veloce uno-due Cabrera-Pinilla che porta quest'ultimo solo al tiro, imparabile, per il 2-0.
Per l'undici di Stramaccioni è tempo di ammainare bandiera, con la tegola di un infortunio alla mezzora a Nagatomo, appena subentrato a Cambiasso, sostituito da Samuel, improvvisatosi attaccante. Resta il tempo per una traversa al 40' di Ibarbo, a suggellare l'ottima partita della punta rossoblu. E mercoledì c'é la sfida con la Roma che vale la finale di Coppa Italia, unico obiettivo rimasto in piedi per l'Inter.
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