Un trionfo in Nba atteso 40 anni. Golden State Warriors conquista il suo quarto titolo nella storia del massimo campionato di basket del pianeta (il primo dal lontano 1975, quello firmato da Rick Barry) superando i Cleveland di LeBron James sul loro campo e facendo esplodere la gioia dei suoi tifosi sulla sirena di gara-6. La squadra di Oakland, California, è riuscita a sbancare la Q-Arena (97-105 il risultato finale) con un grande Andre Iguodala (25 punti, 5 rimbalzi e 5 assist), un Draymond Green da ricordare e un Steph Curry davvero letale.
A nulla sono serviti i 32 punti del 'Re' dei Cavaliers che ce l'ha messa tutta di fronte al suo pubblico ma è stato tradito dalla fatica e dalle assenze di compagni importanti come Irving e Love. E' finita così (Serie chiusa sul 4-2) con la festa dei giocatori californiani premiati meritatamente dopo aver dominato tutta la stagione con numeri da record (67 vittorie in regular season e nemmeno una gara-7 nei playoff). Decisivo l'allungo nella ripresa con la super coppia Curry-Iguodala a firmare i colpi del ko per i Cavs portando la formazione di Oakland avanti di 15 lunghezze prima del quarto finale. E non è bastato l'ultimo disperato tentativo di riaprire la gara da parte dei padroni di casa che si sono dovuti arrendere. Gesta e acrobazie da primato per l'asso dei Golden State Iguodala che gli sono valse il premio di MVP delle Finals 2015: è il primo giocatore a vincere questo premio non partendo mai titolare durante la regular season.
La stella degli Warriors non ha fatto la differenza solo con i suoi punti e assist, ma anche difendendo alla grande su LeBron James che ha faticato molto contro di lui e il fatto di non aver alcun compagno a cui passare la palla ha fatto il resto. ''Sono felice per aver vinto l'anello - ha detto Iguodala dopo il trionfo - La cosa che conta di più è quello per cui abbiamo combattuto. Il mio premio è un in più, ma non sono sorpreso di essermelo aggiudicato. Ho sempre creduto in me e so quello che posso dare alla squadra. La cosa che sorprende forse è battere Steph e Draymond Green''. Grande gioia anche per coach Steve Kerr, che ha vinto l'Nba nella sua stagione d'esordio alla guida di un team del campionato americano: ''Sono stato fortunato a trovare qui un grande team e ad avere un leader come Curry, che ha sempre pensato al bene della squadra". Delusione forte per la stella di Cleveland Lebron James: "E' difficile, fa male - ha ammesso l'ex Miami - abbiamo dato tutto, ma dovevamo fare ancora qualcosa in più".