Con il saluto alla squadra di Adriano Galliani e Sinisa Mihajlovicnella sala del camino di Milanello, è iniziato il raduno del Milan in vista della nuova stagione. Dopo la conferenza stampa a Casa Milan, l'ad e il nuovo allenatore si sono presentati alle 12.40 nel centro sportivo, dove è atteso anche il presidente Silvio Berlusconi e dove alle 18 è in programma il primo allenamento stagionale.
"Io ritengo di essere quello che ne capisce più di calcio. Solo, sto zitto per non arrivare nell'area di pertinenza degli allenatori": lo ha detto con una battuta il presidente del Milan Silvio Berlusconi a margine della presentazione di Sinisa Mihajlovic, dopo aver confermato che Mexes gli "piace nonostante il suo caratterizzo" e alla fine "resterà con noi". In difesa il presidente, alla luce delle prove in Coppa America, promuove anche Zapata, che deve solo "aumentare al 100% la concentrazione". Il Milan deve pensare allo scudetto? "Assolutamente sì, si deve sempre partire con traguardo più alto se si ha consapevolezza di avere basi per potersi mettere in lizza": è sicuro Silvio Berlusconi che consegna a Sinisa Mihajlovic "una squadra che, con il suo apporto, può avere caratteristiche e qualità per competere con la Juve per il primo posto in campionato. Sinisa ha tutte caratteristiche necessarie per riportare il Milan ai suoi livelli". "Per il Milan è imperativo categorico tornare da prossimo anno in Coppa dei campioni e in Europa, è fondamentale". "Ibrahimovic? Se viene ce lo pigliamo, se fosse possibile. E' un grande, farebbe comodissimo a qualunque squadra". Silvio Berlusconi si è espresso così sul possibile ritorno al Milan dell'attaccante svedese, durante la presentazione di Sinisa Mihajlovic a Casa Milan.
"Io non sono ruffiano, non ho una storia rossonera né posso trasmettere senso appartenenza, perché ancora non ce l'ho. Ma ho spesso incontrato Milan, so che rispetto ha saputo trasmettere questa maglia": così Sinisa Mihalovic nella prima conferenza stampa da allenatore rossonero. "Saremo rossi come il fuoco e neri come la paura che incuteremo": è di Herbert Kilpin, uno dei fondatori del Milan, la citazione scelta da Sinisa Mihajlovic per la sua prima conferenza stampa da allenatore rossonero. E il serbo ha aggiunto che per riuscire nell'obiettivo "sarà fondamentale lavorare duro e dimenticare amarezze del passato". Il serbo si è anche rivolto a Silvio Berlusconi, seduto al suo fianco: "Lei una volta disse di non aver mai conosciuto un pessimista che avesse combinato qualcosa di buono nella vita. Se saremo tutti uniti, con una grande squadra, quest'anno potremo toglierci grandi soddisfazioni - ha detto Mihajlovic -. Faremo di tutto per far gioire di nuovo i tifosi. La società si sta muovendo benissimo sul mercato, ha preso tre giocatori di prima scelta. Il presidente è molto generoso, mi accontenta su tutto, non posso che essere soddisfatto. Quando ti chiami Milan sei destinato a pensare in grande. E in campo non basta solo il nome, che va protetto e difeso con orgoglio". "Bene", è intervenuto Berlusconi, come per riprendere la parola, ma Mihajlovic lo ha subito stoppato: "Non ho finito ancora". "Mi hai guardato e io...", ha notato Berlusconi, mentre il serbo riprendeva il suo discorso spiegando di non essere un ruffiano e che "agli avversari non basterà essere più forti tecnicamente, dovranno esserlo caratterialmente e nell'impegno. Sarà difficile".