I 40 punti che dividono Lewis Hamilton, leader del Mondiale di Formula 1, da Sebastian Vettel sembrano di più al termine delle qualifiche del gran premio di Russia. Tale è stata la superiorità che la Mercedes ha mostrato sulla Ferrari partendo dalle libere del venerdì, passando per le qualifiche, fino alla pole. Che però, a sorpresa, non è andata
al britannico, ma al suo compagno di team Valtteri Bottas.
Le Rosse si sono dovute accontentare della seconda fila, con Vettel davanti a Kimi Raikkonen. Pesanti i distacchi incassati: rispettivamente 556 e 850 millesimi. I problemi all’avantreno restano e le gomme anteriori si deteriorano troppo rapidamente. Nemmeno le novità aerodinamiche hanno funzionato.
Nella Q3 Bottas ha sorpreso tutti, compreso Hamilton - attardato di 145 millesimi - che gli era stato sempre davanti.
E, grazie ad uno strepitoso 1'31"387 (record della pista, l’anno scorso Vettel era stato il più veloce in 1'33"194), si è messo alle spalle i due litiganti per il titolo iridato 2018, conquistando la seconda pole stagionale, la sesta in carriera.
Il primo posto sulla griglia Hamilton l’ha perso con una incertezza alla curva 7 del giro decisivo, quando è finito un
pò largo. «Ho commesso un errore nel tentativo di battere Valtteri. Non si può essere sempre perfetti, ma siamo comunque in prima fila e domani possiamo fare bene» il suo primo commento. «Che bella sensazione tornare in pole, mi mancava dall’Austria - le parole di Bottas in conferenza stampa - Questo circuito mi piace molto e la macchina è andata sempre migliorando».
La chance di bissare il successo del 2017 non è così remota, sempre che non intervengano ordini di scuderia. Le Ferrari, su una pista dove partire davanti è fondamentale, al semaforo verde si troveranno davanti un muro d’argento. Le due W09 avranno anche il vantaggio di scattare dalla prima fila che è stata riasfaltata con un bitume che assicura più grip. Le quattro vetture avranno tutte gomme ultrasoft, usate nella Q2.
Almeno a parole Vettel ha conservato l’ottimismo: «La gara è un’altra cosa, dipende da come si parte, da come si arriva alla prima curva. Quella sarà la fase più importante». «Non possiamo cambiare altro, abbiamo fatto tutti i tentativi», ha commentato Raikkonen. Se non altro le Ferrari al via non dovranno preoccuparsi, almeno per un pò, delle Red Bull, che dopo la sostituzione del motore partiranno dal fondo della griglia. Stessa sorte per le Toro Rosso e la McLaren di Alonso.
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