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Figc, Gravina sarà candidato unico per la presidenza

Gabriele Gravina

Gabriele Gravina si prepara a correre in solitaria per la presidenza della Federcalcio, ampliando la base elettorale: non più solo il 63% (Lega Pro, Dilettanti, allenatori, arbitri) ma anche il 70-80%. La Lega Serie A (12% del peso elettorale), infatti, non ha individuato un proprio candidato e lunedì incontrerà il n.1 della Lega Pro per un confronto sui programmi che suona come un’apertura, se non da tutti i 20 club almeno da gran parte. La Lega B (5%) seguirà la scelta della A, e Gravina può pescare voti anche nell’Assocalciatori (20%).

Potrebbe quindi ottenere questo mandato monco di due anni con una grande coalizione, che aiuterebbe a contare in Consiglio federale sul 75% necessario per le riforme. Sempre che nelle prossime due settimane vadano in porto le inevitabili trattative su programma e poltrone.

Il tavolo più caldo è con la Serie A: come locomotiva del sistema rivendica le riforme prioritarie e un sistema che la garantisca nel processo decisionale. Gravina è deciso a non confermare il vicepresidente Uefa Michele Uva come dg, carica destinata a scomparire a vantaggio del segretario generale: fra i candidati principali per questo ruolo chiave c'è Ruggero Stincardini, storico avvocato della Lega di A. Inoltre Gravina ha in mente una commissione di saggi con gli ex presidenti Figc e una per la verifica dell’applicazione del programma, con i presidenti delle squadre, che potrebbe essere affidata a Claudio Lotito.

«In spirito di unitarietà, per una nuova fase di gestione del calcio, abbiamo deciso di presentare il nostro programma a Gravina per verificare le compatibilità col suo: l’ho letto e mi sembrano numerose», ha spiegato il presidente della Lega Serie A Gaetano Miccichè, dopo l’assemblea in cui è stata verificata l'impossibilità di convergere su un altro candidato. «In un futuro, è logico e naturale che il prossimo presidente federale possa essere espressione della A», ha aggiunto il banchiere palermitano, senza escludere un ritorno in gioco fra due anni di Massimo Moratti ("Candidato ideale per tutto"), che questa volta ha declinato la proposta.

Intanto lunedì (quando si riunirà anche il Direttivo dell’Aic) Gravina sarà ricevuto dal Consiglio di Lega (alle 12), e poi forse anche in un’assemblea prima del 22 ottobre. «Mi piacerebbe - ha detto Miccichè - se raggiungessimo tutti le sintonie con Gravina. Consoliderebbe la relazione». La Lega B si è riunita in assemblea prima della A, e lo farà di nuovo martedì 16 ottobre. Riforma dei pesi elettorali, mutualità, sostenibilità, tempistica della giustizia sportiva, controllo stretto sui bilanci, sui capitali e sui soci, sono le priorità della categoria cadetta, ha ribadito il presidente Mauro Balata. «Saremo armonici con le scelte della A. Nessuna preclusione verso Gravina, persona di grande cultura calcistica», ha detto il presidente della Lega B, dopo l'assemblea che ha nominato vicepresidente Marco Mezzaroma (Salernitana), e sostituito i tre consiglieri decaduti con Paolo Rossi (Cremonese), Oreste Vigorito (Benevento) e Giovanni Vrenna (Crotone).

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