Naufragio Ferrari in qualifica, Hamilton ringrazia e gode festeggiando la sua 80ma pole in carriera. La vigilia del gp del Giappone, 17ma prova del Mondiale di F1, si è chiusa nel modo peggiore per le rosse di Maranello che portano a casa solo un 4/o posto con Kimi Raikkonen e addirittura il 9/o con Sebastian Vettel (poi diventato 8/o per la penalità inflitta a Ocon). In prima fila il duo Mercedes Hamilton-Bottas, terzo posto per Verstappen. Dal circuito di Suzuka sarebbe dovuta partire la rimonta Ferrari verso il titolo, invece le premesse sembrano preludere all'addio definitivo della rossa ai sogni di gloria per il 2018 visto che Hamilton, che ha già 50 punti di vantaggio su Vettel, con queste premesse si prepara a allungare ancora in classifica e diventare imprendibile. Il disastro sulla pista giapponese è dovuto alla scelta sbagliata delle gomme con cui concludere la caccia alla pole, che ha fatto dire al pilota tedesco "abbiamo fatto la figura degli idioti". Il box ha scelto la strategia da bagnato, la Mercedes quella da asciutto e ha avuto ragione, perché la pioggia è arrivata solo a qualifiche praticamente finite. In casa Ferrari il morale è a pezzi e i musi lunghi. Furioso il team principal Maurizio Arrivabene che parla di "errore grave, inaccettabile per una squadra come la nostra. Serve meno intelligenza e un po' piu' di esperienza e di furbizia in queste cose -ha detto Arrivabene-. Mi prendo le mie responsabilità. A volte si è parlato di panico nel box; oggi il panico non c'è stato, è stata una decisione presa con coscienza, e forse questo è peggio. Inutile ora fare processi. Domani c'e' la gara da fare, c'è da andare in pista con determinazione e serenità". Ma va detto che il team di Maranello è stato pure sfortunato. Vettel: "Stava per piovere, pensavamo piovesse di più e invece ha smesso. Poi dopo 6 minuti è tornata la pioggia; fosse arrivata 5 minuti prima sarebbe stata una storia diversa, ora noi saremmo stati eroi con idee geniali, invece sembriamo degli idioti". Sorpresi in pista con gomme inadatte, i due ferraristi hanno avuto poco tempo per rientrare ai box e poi buttarsi a capofitto per fare il giro veloce. Il nervosismo e l'ansia da prestazione hanno spinto Vettel a un fuori pista e vari errori in curva, e quindi un tempo altissimo, "ma non sono la persona da incolpare, la decisione è stata condivisa a livello di team, e tutti ci prendiamo le conseguenze". Anche Raikkonen ha cercato di limitare i danni e a lui è andata meglio, "il tempismo nella scelta delle gomme non è stato il migliore. Se ci fosse stato bel tempo qui racconteremmo un'altra storia".