L’Inter passa anche a Ferrara, vince 2-1 contro la Spal e continua la risalita ai piani nobili della classifica. Lo fa con cinismo e compattezza, aggrappata al solito implacabile Icardi che firma una doppietta sfruttando da par suo le poche occasioni che gli arrivano sul piede.
Per i nerazzurri di Spalletti è la sesta vittoria consecutiva (quattro in campionato e due in Champions), mentre i padroni di casa devono registrare il quarto ko di fila anche se - in questo caso - non del tutto meritato. Ma contro questo Icardi basta un’amnesia ed arriva la punizione.
L’Inter non gioca bene, qualche volta sbanda di fronte alla veemenza della Spal ma regge. Nel primo tempo grazie a tre super parate di Handanovic (su Felipe, Petagna e Valoti) ed al rigore sbagliato al 17' da Antenucci; nella ripresa chiudendosi e facendo muro, contando sulla implacabilità del suo bomber.
Rispetto alle indicazioni della vigilia, Semplici conferma Djourou al centro della difesa a vedersela con Icardi, mentre a centrocampo torna Missiroli al posto di Everton Luiz. Davanti rientra capitan Antenucci a formare la coppia «fissa» con Petagna. Spalletti invece «disegna» l’Inter attesa con Borja Valero al posto dell’infortunato Brozovic e con Keita a destra nel tridente che opera al fianco di Icardi.
Ed è proprio «Maurito» sulla prima palla che arriva in area ad anticipare Djourou ed insaccare. Con la complicità di un tocco di braccio del difensore spallino, che spiazza completamente un sorpreso Gomis. La Spal reagisce, costruisce e sbaglia occasioni ma, cosa più grave, butta alle ortiche un penalty per fallo di Miranda su Felipe: il destro di Antenucci sfila a lato con Handanovic immobile.
Nella ripresa l’Inter cerca di abbassare il ritmo, ma Borja Valero e Vecino soffrono la velocità di Lazzari e Fares sulle corsie. In più Valoti si butta tra le linee ed è un rebus. Petagna spara alto da buona posizione, Semplici inserisce Paloschi. E la punta, non dissimile da Icardi per rapacità in area, su un filtrante che sta «morendo» sul secondo palo arriva per il tocco decisivo.
Il pari sembra giusto. Spalletti butta nella mischia Lautaro Martinez per aumentare la potenza di fuoco. L’Inter riprende possesso del centrocampo ed ha il colpo di classe: Perisic (sin lì assente) imbuca, difesa spallina larga e distratta. Icardi punisce. E la nave nerazzurra va.
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