Dopo che il tribunale di Giustizia del Rio Grande do Sul ha ritirato il passaporto a Ronaldinho ed a suo fratello Assis, rei di non aver pagato una multa in denaro per un abuso edilizio, è emerso che l’ex stella del calcio è in
miseria. Almeno questo è quel che dicono i suoi conti bancari in Brasile, sostiene UOL Esporte. Per incassare la multa, dovuta per una condanna del 2015 e lievitata con gli interessi a circa 2 milioni di euro, la procura brasiliana è entrata in quei conti, trovandovi - in tutto - 24,63 reais, l’equivalente di meno di sei euro.
Nemmeno ipotecare la proprietà è stato sufficiente a saldare il debito a causa degli alti interessi generatisi nel corso degli anni. La cifra sembra però incompatibile con il tenore di vita dell’ex fuoriclasse di Barcellona, Milan e Flamengo. Nelle ultime due settimane, prima del sequestro del passaporto avvenuto all’inizio di novembre, Ronaldinho ha viaggiato in Cina e in Giappone per adempiere ai suoi impegni pubblicitari.
Ultimamente è stato anche in diversi paesi in Europa e in Africa, come lui stesso ha mostrato sui social network. E Nike ha lanciato una linea di scarpe che porta il suo nome e che, secondo la giustizia brasiliana, dovrebbe avergli portato entrate importanti.
Il 17 novembre è in programma a Francoforte il "Game of Champions", un’amichevole in cui una squadra prenderà il nome di 'Amici di Ronaldinho'. Ma al momento lui è impossibilitato a lasciare il Brasile.
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