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Golf, Molinari vince la Race to Dubai: è il primo italiano a riuscirci. "Come l'Inter del Triplete"

Francesco Molinari

Impresa e show di Francesco Molinari che vince la Race to Dubai e diventa il primo italiano nella storia del golf ad aggiudicarsi la palma di miglior giocatore europeo.

Nessun giocatore nella storia del golf italiano era mai riuscito a realizzare un’impresa simile. "Sono senza parole - la gioia del piemontese - è stato un anno magico, incredibile. 'Se mi sento come l’Inter del Triplete?'. Sì, ai non golfisti posso spiegare così la mia stagione. La speranza è di continuare meglio di come abbiano fatto i nerazzurri dopo quel magico 2010".

Nel DP World Tour Championship, vinto dal britannico Danny Willett (270, -18), il piemontese firma un altro capolavoro spodestando dal trono l’amico-rivale Tommy Fleetwood (il primo ad abbracciarlo e rendergli omaggio). Che per calare il bis e alzare nuovamente al cielo l’Harry Vardon Trophy aveva una sola possibilità: vincere e sperare in una disfatta del torinese.

Niente da fare, con l’inglese che ha chiuso 16/o (278, -10) e l'azzurro 26/o (282, -6).  E’ il lieto fine di un anno spettacolare per Molinari, che pure aveva iniziato la stagione nel peggiore dei modi. Ma ha avuto la forza di non mollare e rimettersi in discussione.

Una partenza in salita e poi l’arrivo in discesa dopo tanti sacrifici. La svolta a Wentworth, con il successo nel BMW PGA che ha aperto le porte a traguardi da sogno. Come l’impresa firmata in America nel Quicken Loans (PGA Tour), che ha preceduto il trionfo major (il 1/o in carriera) nell’Open Championship. Poi la Ryder Cup, tornata nelle mani dell’Europa proprio grazie a un "Chicco" Molinari in formato Tiger Woods (5 incontri vinti, record europeo, 4 dei quali contro l’ex numero 1 mondiale). Il punto decisivo e l’incoronazione a Parigi, quindi una breve pausa e ora un nuovo exploit.

"Adesso avrò il tempo per sedermi, rilassarmi e pensare a quanto di buono fatto in questi ultimi mesi. Quanto raggiunto è più di quello che mai avrei potuto immaginare. Giocare contro Fleetwood non è stato facile, per un momento ho pensato potesse mettermi in difficoltà e spuntarla. E’ un player eccezionale, giovane, e avrà ancora
tante altre opportunità".

Sempre con i piedi per terra, mai sopra le righe, Molinari si prende le luci della ribalta. "Ha scritto la storia ed è un
orgoglio tricolore". Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, lo celebra. E il numero uno della Federgolf, Franco Chimenti, lo esalta: "E' un successo stellare, dal valore inimmaginabile".

Campione anche d’incassi, Chicco Molinari s'è portato a casa una borsa da 1.250.000 dollari. Nulla a che vedere con i 10 milioni vinti da Justin Rose grazie al successo nella FedEx Cup, ma sicuramente un bottino importante.  Ora il meritato riposo, poi la celebrazione il 19 dicembre a Roma quando Molinari prima verrà premiato dal Coni e poi terrà una conferenza stampa presso lo Stadio Olimpico di Roma.

E nel 2019 l’azzurro darà la caccia alla leadership mondiale prima dei Giochi di Tokyo 2020 e della Ryder Cup italiana del 2022. Sono questi i prossimi obiettivi dell’azzurro che in questa stagione è entrato nell’élite del golf mondiale e adesso non vuole più fermarsi.

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