La Juve non ha ammazzato il campionato, come ha detto Allegri alla vigilia, ma lo ha ferito gravemente. Difese di ferro, niente gol per buona parte della gara: poi il lampo di Mandzukic di testa e la Juve è volata ancora più in alto. Il buon primo tempo dell’Inter aveva prodotto un palo di Gagliardini, mentre la Juve aveva creato più pericoli per la porta di Handanovic, senza centrare il bersaglio.
Insomma una partita di spessore fra due squadre di notevole peso tecnico che si sono equivalse. Nella ripresa le squadre hanno cercato lo spiraglio per andare a segno, ma non hanno inciso i soliti (Icardi, Cristano Ronaldo) e lo 0-0 era sembrato inevitabile, finchè non era entrato prepotentemente sulla scena Mandzukic che ha sbloccato la partita.
La super difesa dei bianconeri ha poi garantito il successo alla capolista. La (quasi) immancabile vittoria della Juventus, a prescindere dagli episodi, ha confermato l’impressione che -anche quest’anno- non ce ne sia per nessuno. Tutte le prime hanno dovuto abbassare la testa davanti ai bianconeri che incedono a passo di record.
L'Inter si è riversata in avanti a caccia del pareggio. Il tecnico nerazzurro si è affidato a Lautaro, mettendo fuori Joao Mario. Gli interisti hanno creato pericoli, ma Lautaro e Keita non sono stati efficaci nelle conclusioni. Allegri ha fatto rientrare Can al posto di Pjanic. Le ultime schermaglie sono state controllate dai bianconeri ed è finita come al solito, con la Juve (14 vittorie in 15 partite) sempre più sola in vetta.
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