Il Real Madrid resta sul tetto del mondo, confermandosi campione fra i campioni negli Emirati Arabi, dove ha sconfitto i padroni di casa dell'Al-Ain, in una finale senza storia. Di 4-1 il risultato finale per i 'blancos', che intascano il terzo titolo iridato consecutivo, il quarto negli ultimi cinque anni (nel 2015 fu campione il Barcellona di Luis Enrique).
Numeri da capogiro, perché quello vinto stasera è il decimo titolo negli ultimi tre anni e, se si prende in esame lo storico del titolo mondiale per club - compresa la Coppa Intercontinentale, disputata inizialmente con partite di andata e ritorno, poi a Tokyo - le vittorie 'merengue' sono addirittura sette.
Nessuno come il Real, insomma. E la vittoria di stasera è stata sicuramente fra le meno sofferte dal Real Madrid che sta vivendo una stagione travagliata ma che, con Santiago Solari in panchina, sembra avere trovato un proprio equilibrio. Il trionfo mondiale è maturato al culmine di un dominio netto, che ha prodotto almeno tre nitide palle-gol nel primo tempo e, dopo soli 14', il vantaggio del Pallone d'Oro: Luka Modric, confermandosi campione di assoluto livello, con una conclusione a effetto dal limite dell'area, ha infatti portato in vantaggio gli spagnoli.
Che, tuttavia, nei primissimi minuti, avevano rischiato di andare addirittura sotto, ma Varane aveva salvato su El Sharat dopo soli 5'. Per mettere al sicuro il punteggio, il Real ha dovuto aspettare il quarto d'ora della ripresa, allorché Marcos Llorente, con una conclusione dal limite, ha trovato l'angolo basso e il 2-0. Al 33' Sergio Ramos ha calato il tris, staccando su angolo di Modric; al 41' Shiotani ha superato Courtois, rendendo meno pesante la sconfitta che al 46' ha assunto i contorni del poker, dopo che Yahia Nader ha deviato nella propria porta una conclusione di Vinicius. Poi, è cominciata la festa per il Madrid, sempre più decorato.
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