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Australian Open, l'Italia sorride a metà: bene Fognini e Giorgi, eliminati Vanni e Cecchinato

Fabio Fognini

Fabio Fognini e Camila Giorgi non deludono le attese, Luca Vanni sfiora l’impresa mentre Marco Cecchinato spreca troppo e saluta subito Melbourne. Agli Australian Open partono bene i due numeri uno d’Italia.

Il 31enne di Arma di Taggia, 12esima testa di serie, raggiunge Seppi, Fabbiano e Travaglia al secondo turno in due ore e 24 minuti, tanto è resistito il giovane spagnolo Jaume Munar: Fognini si aggiudica i primi due parziali, equilibratissimi, al tie-break (7-3 e 9-7) seppure sempre costretto a rimontare, poi nel terzo parziale, quando era avanti 3-1, vede l’avversario alzare bandiera bianca per uno stiramento alla coscia sinistra.

«Qualche problema me lo ha creato, potevamo anche essere un set pari dopo oltre due ore - racconta - Munar è uno che lotta su ogni palla, serve bene, è giovane e ha tutto per salire nel ranking. Le condizioni poi qui a Melbourne sono molto difficili: caldo, umido e i campi molto più veloci del passato non mi favoriscono. Negli Slam è importante partire con il piede giusto e quindi sono soddisfatto. L'obiettivo del 2019 è giocare bene i tornei più importanti. Devo stare sul pezzo, se li gioco bene il ranking verrà da sè, ma senza pensarci troppo o mettermi pressione».

Prossimo ostacolo l’argentino Leonardo Mayer, nei cui confrointi è avanti 3-2 anche se ha perso gli ultimi due lo scorso anno, entrambi sulla terra. Tanti rimpianti invece per Cecchinato e Vanni. Il palermitano, numero 17 del seeding, esce di scena per mano di Filip Krajinovic al termine di un incontro che lo ha visto prendersi i primi due parziali e sprecare poi la chance di chiudere il discorso nel quarto set, subendo il contro-break quando era andato a servire per il match (5-4) e poi non riuscendo a convertire l’unico match-point ottenuto nel tie-break.

Alla fine Cecchinato si è arreso per 4-6 0-6 6-1 7-6(8) 6-4, dopo due ore e 44 minuti di lotta, e i rimpianti lo perseguiteranno per un pò. Discorso simile per Luca Vanni, che però era opposto a un avversario di livello superiore come Pablo Carreno Busta: il 33enne di Castel Del Piano, alla sua seconda volta nel main draw di Melbourne, era avanti due set a uno ma alla fine è dovuto capitolare per 6-7(5) 6-2 3-6 5-7 6-4.

Esordio in scioltezza per Camila Giorgi, unica azzurra nel tabellone principale: battuta 6-3 6-0 in meno di un’ora Dalila Jakupovic, tra ace (7) e vincenti (12). «È stato un buon debutto - ha ammesso la marchigiana - Sto giocando un tennis solido e sono cresciuta dal punto di vista tattico. Anche a Sydney pur perdendo contro la Kerber avevo disputato un buon match».

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