A Novak Djokovic basta un set e mezzo per prenotare la semifinale di Melbourne dove se la vedrà col redivivo Lucas Pouille mentre fra le donne Karolina Pliskova firma l’impresa del giorno eliminando Serena Williams e dà appuntamento a Naomi Osaka.
Australian Open ormai al rettilineo finale, dunque. Il 31enne serbo stava conducendo 6-1 4-1 quando Kei Nishikori ha dovuto gettare la spugna: i muscoli del giapponese, provati da quasi 14 ore di battaglia nell’arco del torneo, compresa la rimonta su Carreno Busta, hanno ceduto e per Djokovic si sono spalancate le porte delle semifinali per la settima volta in carriera, la prima dal 2016.
E ogni volta che il serbo è arrivato a questo punto del Major australiano, lo ha sempre vinto. Per Nole, che allunga così la striscia vincente nei confronti di Nishikori (16esima vittoria negli ultimi 16 confronti, ultima sconfitta nella semifinale Us Open del 2014), ci sarà ora il ritrovato Lucas Pouille, mai così avanti in uno Slam.
Il francese, allenato da Amelie Mauresmo, ferma la rinascita di Milos Raonic per 7-6(4) 6-3 6-7(2) 6-4 e cancella un inizio di 2019 (tre sconfitte su tre alla Hopman Cup e subito fuori nel torneo di Sydney) che certo non lasciava presagire un cammino del genere a Melbourne.
«Ho cercato di non mettermi troppa pressione addosso e di godermi solo il momento. Ho continuato a lavorare duro in queste settimane, cercando di andare passo per passo e dare tutto in ogni punto. E ora sono qui». Raonic, che aveva sempre battuto Pouille e senza mai perdere un set, ha avuto nel servizio la sua arma principale lungo il torneo ma oggi è stato molto più incerto alla battuta e ha pagato a caro prezzo gli errori commessi.
Fra Djokovic e Pouille sarà sfida inedita per un posto in finale, mentre dall’altra parte del tabellone Stefanos Tsitsipas andrà a caccia dello scalpo di Rafa Nadal dopo aver fatto fuori Roger Federer. Semifinale a sorpresa fra le donne dove, nella parte alta del tabellone, si affronteranno Karolina Pliskova e Naomi Osaka.
Quella del 24esimo Slam comincia a diventare una sorta di maledizione per Serena Williams, sconfitta dalla 25enne di Louny al termine di un incredibile terzo set: perso il primo parziale per 6-4, l’americana aveva pareggiato i conti e sembrava in pieno controllo nella partita decisiva che la vedeva condurre 5-1. Poi il più incredibile dei black-out, la Pliskova cancella quattro match-point e infila sei giochi consecutivi fino a imporsi per 7-5.
«Ero col morale sotto i tacchi ma poi ho avuto una chance e nel tennis funziona così - racconta quasi incredula la ceca - C'è ovviamente bisogno anche di fortuna perchè situazioni del genere capitano forse una volta nella vita, ho approfittato delle mie occasioni e ho vinto».
Serena può recriminare per un problema alla caviglia sinistra rimediato sul primo match-point sprecato anche se con grande fair-play alla fine non cerca alibi: «La caviglia sembrava a posto e poi odio chiedere il medical time-out, non sentivo nemmeno di averne bisogno. Semplicemente, sul 5-1, 40-30, Karolina ha preso il volo. Non ho mai visto niente del genere. Non posso nemmeno dire di essere andata nel pallone, lei ha giocato il suo miglior tennis di sempre».
E così la Pliskova, che agli ultimi Us Open si era fatta rimontare proprio da Serena e che, un anno fa, proprio a Melbourne, conduceva 3-0 sulla Halep prima di perdere 10 dei successivi 11 giochi, si riscatta. Prima semifinale in Australia per lei, la terza in uno Slam dopo quelle al Roland Garros nel 2017 e agli Us Open l’anno prima, quando fu poi sconfitta in finale da Angelique Kerber. Sulla sua strada troverà Naomi Osaka, ormai più certezza che sorpresa, che in poco più di 70 minuti demolisce Elina Svitolina 6-4 6-1.
Prima giapponese in semifinale agli Australian Open dal 1994, la 21enne stella nascente del tennis mondiale resta dunque in corsa per vincere il suo secondo Slam di fila dopo l’impresa newyorkese: «Fino a qualche mese fa, avrei dato tutto per essere in una semifinale in un Major. Ma dopo averne vinto uno, sento di volerne ancora un altro». La Pliskova è avanti 2-1 nei precedenti, l'ultimo dei quali nella finale di Tokyo la scorsa stagione. Nell’altra semifinale, invece, spazio al duello fra Petra Kvitova e la sorprendente Danielle Collins.
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