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Djokovic re degli Australian Open: per lui è il settimo trionfo a Melbourne

Novak Djokovic

Novak Djokovic è l’indiscusso imperatore d’Australia. Il serbo ha griffato la settima vittoria a Melbourne, strapazzando Rafa Nadal in tre set praticamente senza storia.

Nessuno ha vinto più del tennista serbo agli Australian Open che, in un colpo solo, con il nuovo successo, ha messo la freccia e superato sia Roger Federer sia Roy Emerson, fermi a sei. Nella 24/a finale Slam in carriera, il n.1 del mondo ha dominato al di là di ogni previsione contro un Nadal che, da n.2 Atp, aveva dimostrato di essere un rivale competitivo.

Dopo 10 anni dalla sua ultima vittoria, "Nole" gli ha dato una lezione che lo spagnolo ricorderà a lungo,
imponendosi per 6-3, 6-2, 6-3. Un punteggio che ha mandato in visibilio il pubblico della Rod Laver arena, dopo 2h04' di match a senso unico.

Il 31enne di Belgrado ha messo le mani sul 15/o Major, il terzo conquistato di fila dopo i trionfi a Wimbledon e negli Us Open, in una seconda parte di 2018 indimenticabile. Djokovic ha confermato di essere il tennista più forte, con una prova all’insegna della solidità (nove errori gratuiti) e portando il
proprio ruolino di marcia in Australia a qualcosa come 68 match vinti, contro otto sconfitte.

Nadal non aveva mai perso una finale dello Slam in 3 set, gli è capitato nella 25/a finale della propria carriera, anche se contro un avversario in questo momento assolutamente fuori portata. Una sconfitta severa, che forse il maiorchino non meritava, perché ha cercato di combattere su ogni palla, nel
tentativo di tenere testa a un avversario impressionante.

Il 53/o capitolo della saga fra questi due campioni ha visto inizialmente un Nadal più teso, in difficoltà a trovare il ritmo, e la conseguenza è stato il break incassato già nel secondo gioco, con il serbo pronto a scappare via sul 3-0 con un parziale di 12-1. Un presagio. Da quel momento in poi, Nadal ha
visto tutto nero. «Complimenti a Novak e al suo team per il livello di tennis straordinario espresso oggi e per tutte le due settimane - le parole del n.2 del mondo -. Mi sento in dovere di ringraziare coloro che rendono questo torneo così fantastico, migliora ogni anno, e molto probabilmente è il migliore al
mondo, grazie per la promozione che fate per il nostro sport.

Anche se non è stata la mia serata migliore, anche perché dall’altra parte della rete c'era un avversario fortissimo, sono state due settimane emozionanti e positive». Complimenti anche dal vincitore allo sconfitto. «Rafa è stato molto sfortunato nella carriera, ma ha sempre mostrato la capacità di non mollare mai, di combattere. Sto cercando di rivivere il viaggio negli ultimi 12 mesi, quando ho subito un
intervento chirurgico. Essere qui con la coppa, aver vinto tre Slam di fila, è fantastico. Sono senza parole», ha aggiunto Djokovic. Che poi, parlando del proprio staff, capeggiato dal coach Marian Vajda, ha aggiunto: «Il nostro è uno sport individuale, ma il mio team è fondamentale per supportarmi anche
nelle giornate difficili, così come la mia famiglia, che mi aveva promesso di seguire la partita. Hanno sacrificato tanto tempo per permettermi di vivere questo sogno, è una cosa che mi devo sempre ricordare».

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