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Giro di vite della Figc sul razzismo negli stadi e la Serie B torna a 20 squadre

Una stretta sul razzismo con la sospensione del match al secondo richiamo in caso di cori, e il via libera alle leghe sui format dei propri campionati, con primo effetto la B che torna a 20 squadre. Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, non ha esitato a definire «ricco di decisioni epocali» il consiglio federale che diverse novità infatti le ha varate.

In tema di razzismo cambio di procedura con una norma più stringente che riduce a due i passaggi prima dello stop di una gara per cori razzisti o discriminatori. Ma è fumata bianca anche sui campionati con le leghe che in piena autonomia di poter richiedere il format, fermo restando alcuni paletti imposti dalla Figc e soprattutto il passaggio finale che spetterà sempre al consiglio federale con delibera e d’intesa con le altre leghe interessate per promozioni e retrocessioni.

Parlando di «decisioni epocali» Gravina si riferiva proprio alla riforma dei campionati. Si parte da una Serie B che il prossimo anno sarà a 20 squadre, fino alla possibilità per le leghe professionistiche di poter chiedere autonomamente il loro assetto. Serie A e B potranno scendere anche a 18 squadre, non di meno, per effetto della modifica degli articoli 49 e 50 delle Noif votati a maggioranza qualificata con la sola Aic contraria.

«Quello che per anni questa federazione ha tentato di fare senza riuscirvi. È la dimostrazione che i tavoli di confronto servono», sentenzia Gravina, sottolineando che con la riforma si assegna la 'golden sharè alle leghe che autonomamente potranno decretare il loro format prima di confrontarsi con le altre leghe coinvolte e con lo stesso consiglio federale. Per la stagione 2019/20 la norma transitoria approvata prevede che il campionato di serie B è articolato in un girone unico a 20 squadre, con la promozione dal campionato di Lega Pro di una quinta società. Attraverso altre modifiche (art. 10 del Codice di Giustizia Sportiva, art. 53 e 90 Noif), dalla prossima stagione in caso di mancato pagamento degli emolumenti, ritenute Irpef e contributi Inps di alcune mensilità sino a quella di dicembre, scatterà la sanzione dell’esclusione dal campionato della società inadempiente, oltre al blocco dell’iscrizione disposto dalla Covisoc.

Un combinato disposto che eviterà l’impasse dovuto ai fallimenti, oltre alla possibilità delle leghe di integrare l'organico vacante con ripescaggi di club della stessa categoria per scorrimento di classifica. Esulta anche il numero uno della B, Mauro Balata: «Sono state accolte le nostre istanze e le esigenze che avevamo formulato di una riforma che riguarda il format dei campionati. E’ stato fatto un passo gigantesco». L’altro deciso è quello nella lotta razzismo, con la riduzione a due dei passaggi (squadre a centrocampo e poi sospensione con squadre negli spogliatoi) di annuncio al pubblico durante le partite: «Abbiamo voluto inserire anche le esimenti e le attenuanti, perché va premiato il tifo positivo e che deve sovrastare i buu e i cori discriminatori di quei tifosi che vogliamo far fuori dal nostro sistema», ha detto Gravina, lanciando anche un’idea al ministro dell’Interno Salvini: «I daspati vadano ai servizi sociali due ore prima e due ore dopo la partita, per stare lontani dagli stadi ed evitare fatti come quelli di Inter-Napoli». La replica di Salvini è arrivata, ma solo sui cori e non è stata di approvazione: «Scala Richter dei buu? Non facciamo ridere» ha tagliato corto il ministro.

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