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Rugby, Italia battuta all'esordio nel 6 Nazioni: la Scozia vince 33-20

Diciottesima sconfitta consecutiva e vittoria che, nel 6 Nazioni, ormai manca da 4 anni. L’Italia viene battuta 33-20 dalla Scozia a Edimburgo nel match d’esordio del suo ventesimo torneo, e si consola appigliandosi ai segnali di ripresa mostrati nei dieci minuti finali. Dal 70' all’80' gli azzurri hanno segnato tre mete con Palazzani (gettato nella mischia in extremis, per l’infortunio 'last minute' alla schiena di Tebaldi), Padovani ed Esposito e hanno fallito la quarta che avrebbe voluto dire un punto di bonus.

Ma onestà vuole che si dica che, sul 33-3, la Scozia aveva mollato staccando il piede dall’acceleratore, e il sussulto d’orgoglio dell’Italrugby alla fine ha avuto poco significato. Infatti, fin quando è stata partita vera il XV di O'Shea ha lasciato quasi sempre il possesso dell’ovale agli avversari aspettando passivamente in difesa e non si è vista traccia del piano di gioco annunciato dal ct. Come dire che la nazionale targata Cattolica era stata inesistente.

Proprio O'Shea dopo il match non ha cercato cerca alibi, ammettendo che la sua Italia non ha mai avuto palla in mano nel primo tempo, però ha anche sottolineato di aver avuto una vigilia tribolata con gente alle prese con problemi fisici non risolti al 100%. Gli azzurri, non bene anche in mischia, sono stati travolti per tre quarti della gara, poi hanno avuto un ottimo finale giocando come avrebbero dovuto fare dall’inizio.

Sperando che la lezione serva in vista del prossimo impegno, il durissimo confronto di sabato prossimo a Roma contro il Galles (nazionale attualmente al n.3 del mondo), va sottolineato che per 70 minuti la Scozia ha sempre trovato i corridoi giusti, con gli ottimi Russell e Laidlaw ad impostare il gioco e Kinghorn 'killer' dell’Italia con tre mete personali.

A fine partita recrimina il capitano Sergio Parisse, alla 66/a presenza nel 6 Nazioni, un record assoluto nella storia del torneo. «Abbiamo cominciato troppo tardi a tenere noi la palla - spiega Parisse -, mentre nella prima parte del match siamo stati quasi sempre nei nostri 30 metri con la palla lasciata agli scozzesi. In certi momenti ho visto da parte nostra un’ottima difesa ma anche se hai la migliore al mondo se non fai mai possesso alla fine crolli. Il problema è che abbiamo l'iniziativa a loro, invece non avremmo dovuto aspettare e poi giocare solo negli ultimi 15', quando ormai la partita è andata. Abbiamo la panchina corta? A me non piace cercare alibi».

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