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Serie A, Zaniolo risponde a Piatek: tra Roma e Milan finisce in parità

Tra Nicolò Zaniolo e Krzysztof Piatek, gli 'eroi' del momento, finisce 1-1. Sono loro a firmare il pareggio nel posticipo della 22ma giornata, che conferma la ritrovata solidità della squadra di Gattuso e da un po' di respiro ai giallorossi reduci dalla peggiore settimana della stagione. Le due squadre arrivano all’appuntamento con umore completamente opposto.

Tra le due squadre c'è solo un punto in classifica ma, complice la sconfitta dell’Inter, l’occasione è ghiotta per puntare anche al terzo posto dei nerazzurri. Alla fine il punto premia di più i rossoneri che devono ringraziare almeno tre interventi salvifici di Donnarumma. Un tiro e un gol, d’altronde, la dicono lunga sul cinismo rossonero al cospetto di una squadra ancora senza identità.

Ma il Milan di un mese fa non c'è più, ha cambiato registro, trovato un gioco e, soprattutto, gli interpreti giusto: un grande Bakayoko a centrocampo e un bomber di razza come il polacco. Adesso è una squadra compatta, cinica, in un parola, essenziale. Come il carattere del suo allenatore capace non solo di trasmettere grinta e determinazione.

In una gara da non sbagliare, complice anche la duplice squalifica di Cristante e Nzonzi, Di Francesco non cambia il dogma tattico (4-2-3-1 che diventa 4-1-4-1 in fase di non possesso) ma gli uomini, con Schick e Karsdorp dentro, Florenzi spostato in avanti. Doppio cambio per Gattuso rispetto a martedì: ad Abate e Laxalt subentrano Calabria e Rodriguez, in avanti Suso e Calhanoglu prendono il posto di Castillejo e Borini.

Anche se il clima non è dei migliori («Portate rispetto», «Mercenari, la nostra fede non va tradita», «oggi solo Antonio dobbiamo onorare, a voi non vi vogliamo neanche guardare», intona la curva nel ricordo del tifoso ucciso a S.Siro giusto 30 anni fa), la Roma parte forte anche se manca sempre l’ultimo passaggio: tiene palla, arriva fino alla trequarti poi si perde al cospetto della retroguardia rossonera. Capace invece di ribaltare velocemente l’azione.

Anche se per il gol c'è sempre bisogno del solito pasticcio giallorosso: succede al 26', con Pellegrini che si fa soffiare la palla da Paquetà, vicino alla bandierina, cross a rientrare per l’accorrente Piatek che si beve Fazio e la mette dentro per l’1-0. La Roma accusa il colpo, cede metri a centrocampo e, soprattutto, si disunisce: Pellegrini-Schick a destra e Florenzi-Kolarov a sinistra non incidono e i rossoneri hanno facile gioco, con un Bakayoko, padrone della mediana.

Al 44' la Roma avrebbe la palla del pareggio ma Donnarumma compie i primi miracoli della serata, prima su Schick e poi su Dzeko. Ma a inizio ripresa (45") al portierone non riesce il bis: sul cross di Karsdorp, deviato prima da Schick e poi da Musacchio, Gigio può solo opporre i pugni con la palla che finisce sui piedi di Zaniolo (al 4/o centro) per il più comodo dei gol. Dopo il pareggio la Roma spinge.

Ma il Milan riparte: tatticamente sembra la partita di tre giorni fa al 'Franchi' ma buon per la Roma che Suso e Calhanoglou non abbiano la velocità di Chiesa e Muriel. Di Francesco però la vuole vincere e al 20' mette dentro El Shaarawy per Florenzi (fischiatissimo). E al 25' ci va vicino con Dzeko stoppato alla grande ancora da Donnarumma.

L’occasione più grande capita però poco dopo: prima al 71' con il portiere della nazionale che salva da campione su Dzeko e poi all’81' quando il palo si sostituisce a Supergigio, dopo l’incornata di Pellegrini. Gattuso mette dentro il totem Cutrone (già due gol alla Roma) e Di Francesco Kluivert ma al 90' è Laxalt a far sussultare i suoi tifosi ma Olsen non si fa sorprendere.

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