I New England Patriots vincono il Superbowl. E Tom Brady conquista il suo sesto anello, divenendo a 41 anni il più anziano quarterback della storia ad aggiudicarsi il prestigioso titolo. I Patriots battono i Los Angeles Rams 13 a 3, nel Superbowl con il punteggio più basso della storia.
La vittoria cade nel giorno del 17mo anniversario dell’inizio della dinastia Tom Brady e Bill Belichick, il coach dei Patriots che con i suoi 66 anni è l’allenatore più anziano della storia a vincere il trofeo Lombardi. «È stato un anno incredibile. Hanno giocato bene. Abbiamo vinto: non ci posso credere», dice Brady a caldo.
«È un sogno che diventa realtà, non avrei mai potuto farlo senza l’appoggio della mia famiglia», aggiunge il quarterback dei Patriots. La partita non ha regalato particolari emozioni, tutta giocata in difesa. All’intervallo i Patriots erano in vantaggio 3 a 0 sui Rams. Poi hanno spiccato il volo e per i Rams e il loro quarterback Jared Goff non c'è stato nulla da fare.
L’half-time ha visto come protagonisti i Maroon 5, in una perfomance criticata dalla rete e non solo. E questo anche per il cantante Adam Levine che sul palco si è tolto la maglietta mostrando tutti i suoi tatuaggi. Un’esibizione «piatta, non essenziale da parte di un gruppo che ha perso parte della sua autorità se ne aveva da perdere», osserva il New York Times.
Non regalano sorprese neanche gli attesi spot pubblicitari, con le aziende che decidono di giocare sul sicuro senza lasciarsi trascinare nella politica. Le donne, il futuro con l'intelligenza artificiale ma anche una certa nostalgia degli anni '90 dominano gli spot, che vedono protagoniste molte star: da Serena Williams a Cardi B, passando per Jason Bateman e i Backstreet Boys. Torna ai tempi di Sex and The City Sarah Jessica Parker per Stella Artois.
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