L’anno scorso il Napoli perdendo 3-0 a Firenze disse praticamente addio al sogno-scudetto. Stavolta è uscito indenne dal Franchi ma il pareggio (0-0) è un risultato che fa sorridere la Juve che così ha la chance di allungare ancora, ma non De Laurentiis e i tifosi partenopei. Le occasioni per passare la squadra di Ancelotti le ha avute nonostante una prestazione discontinua e non scintillante, ha trovato però sulla sua strada un Lafont in stato di grazia, capace di neutralizzare almeno 4 palle-gol, e una Fiorentina che ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, stringendo i denti specie nel finale quando, senza ormai più cambi, Pezzella è rimasto in campo seppur claudicante per un infortunio al ginocchio destro. Alla fine rimpianti per entrambe le squadre che avrebbero avuto bisogno di una vittoria per le rispettive ambizioni. Peccato poi per i soliti cori e sfottò beceri fra le due tifoserie. Il Napoli è andato vicino al gol per primo, nei minuti iniziali del match, prima con Insigne che ha fallito da buona posizione poi Mertens fermato provvidenzialmente da Lafont che poco dopo fermerà ancora il belga con una super parata. La Fiorentina si è presentata a questa sfida in emergenza per le assenze di Milenkovic, Benassi e Laurini e l’acciaccato Vitor Hugo in panchina: Pioli è stato così costretto a cambiare inserendo Ceccherini e il giovane Hancko in difesa e Dabo esterno a centrocampo, mentre in avanti ha confermato Chiesa e Muriel insieme a Gerson, quest’ultimo preferito a Mirallas e Simeone. Quanto al Napoli Ancelotti ha rilanciato Hysaj e sostituito Albiol con Maksimovic affidandosi in avanti al tandem Insigne-Mertens (Milik non era al meglio). E dopo appena 6' è uscito Mario Rui per infortunio (dentro Ghoulam). I partenopei forti del maggior tasso tecnico hanno preso subito l’iniziativa tra accelerazioni continue e gran possesso palla ma non riuscendo a sfruttare le occasioni. I viola hanno preso un pò coraggio rendendosi pericolosi con Veretout e Chiesa. Proteste viola per un retropassaggio raccolto con le mani dal portiere napoletano e un intervento da dietro di Zielinski su Chiesa. Nella ripresa ancora Lafont protagonista su Zielinski e qualche affondo viola: per cercare di sbloccare il risultato Ancelotti ha giocato la carta Milik (fuori Mertens, deludente), Pioli ha inserito Vitor Hugo per l’ultima mezz'ora e Mirallas per Gerson che non è parso contento. La gara ha stentato ad accendersi, un lampo dalla distanza di Fabian Ruiz, un contropiede non sfruttato da Muriel. Nel finale dentro anche Verdi (per Insigne sotto tono) e Simeone per l’infortunato Mirallas. Finale sofferto per la Fiorentina: senza più cambi Pezzella dolorante, è rimasto in campo in attacco mentre in difesa è arretrato Dabo. Il Napoli ha provato ad approfittarne ma le speranze di passare si sono infrante sul tiro al '93' di Zielinski respinto ancora da Lafont.