Una decisione dolorosa ma necessaria: l’Inter toglie la fascia di capitano a Mauro Icardi e l’affida a Samir Handanovic. «C'erano cose che contornano Icardi che mettevano in imbarazzo la squadra e la società. Andavano messe a posto». E’ Luciano Spalletti, nella conferenza della vigilia della partita di Europa League contro il Rapid Vienna, a spiegare le motivazioni dietro questa forte presa di posizione dell’Inter. Wanda Nara non viene citata direttamente ma è chiaro che Icardi paga caro le recenti dichiarazioni della moglie e agente. Un duro colpo per l’attaccante argentino che, informato solo in tarda mattinata dei provvedimenti del club, decide di non rispondere alla convocazione per Vienna. «E' Icardi che non è venuto con la squadra. Era convocato. E’ la verità"', racconta Spalletti. E’ l’ennesimo colpo di scena in una giornata clamorosa, intensa e inaspettata. Inizialmente sembrava che l’attaccante argentino non risultasse nella lista dei convocati. Invece è stato Mauro a scegliere di non partire per la trasferta. Le conseguenze di questo gesto potrebbero protrarsi anche per la sfida di campionato contro la Sampdoria di domenica. Al momento, lo strappo è netto. E per ricucirlo Icardi dovrà dimostrare tutto il suo attaccamento alla maglia nerazzurra. «Gli è dispiaciuto, c'è rimasto male. E’ stato difficile comunicarglielo - spiega Spalletti - è stata una decisione dolorosa. Assolutamente condivisa da tutte le componenti e presa esclusivamente per il bene dell’Inter e della squadra». Pugno duro del club nerazzurro che mai prima d’ora aveva adottato decisioni così drastiche. La scelta arriva all’indomani dell’ incontro chiarificatore tra l’ad, Giuseppe Marotta, e Spalletti. E' stato lo stesso allenatore a chiedere pubblicamente al club di risolvere la situazione del contratto di Icardi. «Dopo Parma - spiega l’allenatore - sono stato male interpretato. Non mi occupo di contratti. C'erano delle cose che contornano Icardi che andavano messe a posto e la reazione di oggi lo evidenzia. La trattativa per il prolungamento credo che vada avanti». La situazione è precipitata probabilmente dopo le ultime esternazioni di Wanda Nara a Tiki Taka, ennesimo capitolo della querelle per il rinnovo di contratto: «Vorrei che Mauro fosse più tutelato dalla squadra perché a volte escono cattiverie da dentro. Preferisco che Icardi abbia qualche palla buona in più, piuttosto che il rinnovo di contratto». Giudizi non lusinghieri verso i compagni di squadra che si aggiungono a quelle su Perisic di qualche settimana fa: «Se se ne va è per problemi personali» e a quelle del maggio scorso: «Può cacciare e portare persone alzando un dito». Parole che hanno creato tensioni all’interno dello spogliatoio e il 'likè di Brozovic alla notizia del cambio del capitano definisce con chiarezza il quadro nerazzurro. Il terremoto in casa Inter scoppia alla vigilia dell’esordio in Europa League. «Tempistiche perfette», assicura Spalletti. In campo scenderà Lautaro Martinez. «Non abbiamo a disposizione Icardi ma ce n'è uno altrettanto forte che si chiama Lautaro e ci ha fatto vedere domenica che il soprannome 'El Torò non era casuale. Ci aspettiamo da lui e da tutti gli altri la stessa forza e lo stesso contributo per fare risultato». La fascia sarà sul braccio di Handanovic. Icardi guarderà la partita dalla tv. E la sensazione è che per l’Inter ci sono altre rivoluzioni all’orizzonte.