Quella del Fratelli Paschiero è stata una delle pagine più brutte della Serie C. Prima vittoria della storia per il Cuneo per 20-0 (si era gia' 16-0 alla fine del primo tempo...), ovviamente prima sconfitta del Pro Piacenza subendo tutte queste reti e record nella storia della serie C. Mai si era verificato un risultato simile. Gli emiliani, per iniziare la partita ed evitare la radiazione, erano arrivati a Cuneo con soli sette elementi e con Picciarelli (classe 80, massaggiatore dei rossoneri) che ha giocato con il numero 11 attaccato con lo scotch alla maglia ed e' uscito al 31' della ripresa per infortunio, lasciando i suoi in 7. In più Isufi aveva dimenticato la carta d'identità a casa. Dopo una corsa in autostrada il documento è arrivato e l'arbitro ha dato l'ok per l'ingresso in campo del calciatore al 16' della ripresa. La parte del leone l'hanno fatta Kanis e Defendi ma, in questo contesto, parlare di calcio e di gol sembra fuori luogo. La Lega, interpellata prima della partita dal signor Repace di Perugia, non ha potuto far altro che confermare che la partita si doveva disputare. D'altronde c'erano le condizioni per farlo. In campo, ovviamente, non c'è stata storia, con i ragazzi rossoneri che sono usciti tra gli applausi del pubblico biancorosso che ha riconosciuto la loro voglia di lottare e di non mollare fino alla fine nonostante un passivo pesantissimo. "Quanto accaduto a Cuneo con la squadra del Pro Piacenza è un insulto allo sport e ai suoi principi fondanti", è la dura presa di posizione di Gravina, che annuncia un intervento della Figc: "In questa situazione surreale, la FIGC aveva il dovere di far rispettare tutte le regole ed ha esercitato questo ruolo. La nostra responsabilità è quella di tutelare la passione dei tifosi, gli imprenditori sani e la credibilità dei nostri campionati: quella cui abbiamo assistito, nostro malgrado, sarà comunque l'ultima farsa".