La migliore Italia di questo Sei Nazioni si arrende all’Irlanda per 16-26 e incassa comunque la 20esima sconfitta consecutiva al torneo più importante continentale di rugby. Di fronte agli oltre 50.000 dell’Olimpico, non bastano le due mete di fila degli azzurri, firmate da Padovani e Morisi prima di andare al riposo in vantaggio per 16-12. Priva di Parisse in mezzo al campo ma con un Tebaldi in gran spolvero, l’Italia crolla fisicamente nella ripresa capitolando prima sulla meta irlandese di Earls al 10' e poi di Murray al 27'.
Ennesimo ko a cui fa da contraltare l'ottimo andamento del rugby femminile che continua a vincere con l’Italia in rosa ancora imbattuta nello storico torneo. Complice il vento di tramontana che imperversa da ieri nella Capitale, troppi gli errori anche da calcio piazzato, compreso il tentativo a tempo scaduto con Mckinley di conquistare il punto di bonus.
«Ci abbiamo provato e abbiamo sbagliato ma non fa niente - osserva un soddisfatto ct azzurro Conor O'Shea a fine partita - con il vento oggi era tutto più difficile, anche per le touche, si è visto che anche Sexton ha sofferto. Non solo i tifosi ma anche gli esperti di rugby oggi hanno potuto vedere un’ottima prestazione. Bravo Tito Tebaldi, ci sono cose da fare meglio, ma questa è un’altra opportunità persa per noi dopo il Galles e se giochiamo con questo livello di intensità e senza paura andremo sempre meglio di partita dopo partita. Già da Twinckenham contro l’Inghilterra».
O'Shea la dice come gli Oasis: «Little by little costruiamo un futuro per l’Italia». Chi avrebbe voluto giocarla la partita è Sergio Parisse, fermato per un trauma cranico e pronto a rientrare con l'Inghilterra: «Tutti si aspettavano un’Irlanda che veniva qui a dare 50 punti all’Italia e invece sono orgoglioso dei ragazzi - ha spiegato il capitano - hanno dato diverse stecche agli irlandesi. Loro hanno vinto e complimenti, ma dobbiamo uscire da questa partita con la testa più che alta contro una delle migliori squadre al mondo. Non è una nuova Italia, non siamo campioni ora e non eravamo scarsi prima, l’Italia sta crescendo. A chi stringo la mano? A Leo, è stato un vero leader».
E proprio Ghiraldini, oggi capitano al posto di Parisse, risponde: «Non potevo chiedere di più: abbiamo fatto una grande performance, sia in attacco che in difesa. Certo non posso essere soddisfatto al 100% perché abbiamo perso e invece avevamo un’opportunità, ma queste partite si giocano sui minimi dettagli. Siamo stati penalizzati nel campo loro nel secondo tempo, quando abbiamo il pallone veloce abbiamo delle qualità incredibili, possiamo giocare, segnare, tenere il pallone. Ovvio che oggi c'è anche la qualità dell’avversario. Non è solo demerito nostro ma anche merito loro. In difesa abbiamo lavorato molto bene e si è giocato molto sui dettagli».
Quei dettagli che l’Italia è chiamata a perfezionare partita dopo partita: «Buona prestazione - ammette Federico Ruzza - abbiamo lasciato tutto in campo. Li abbiamo messi in difficoltà. Bisognava essere più cinici. La risposta agli scettici è stata quella che abbiamo fatto vedere in campo. Ci è mancato qualche dettaglio per portare avanti qualche punto in più».
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