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Papa Francesco: "Doping, disonestà e corruzione inquinano lo sport"

Papa Francesco

«Quando lo sport diventa un fine in sé e la persona uno strumento al servizio di
altri interessi, ad esempio il prestigio e il profitto, allora compaiono disordini che inquinano lo sport. Penso al doping, alla disonestà, alla mancanza di rispetto per sé e per gli avversari, alla corruzione».

Lo ha detto Papa Francesco incontrando i partecipanti al 32/mo congresso annuale dell’Unione Ciclistica Europea, e all’ottava Assemblea della Confederazione Africana di Ciclismo, in programma domani a Roma. All’udienza ha partecipato anche il presidente dell’Uci, David Lappartient.

Bergoglio ha ribadito il «consolidato» rapporto tra sport e Chiesa, sottolineando come «il ciclismo, in particolare, è uno degli sport che mette maggiormente in risalto alcune virtù come la sopportazione della fatica - nelle lunghe e difficili salite -, il coraggio - nel tentare una fuga o nell’affrontare una volata -, l’integrità nel rispettare le regole, l’altruismo e il senso di squadra».

«Se, infatti, pensiamo a una delle discipline più diffuse, il ciclismo su strada,
vediamo come durante le gare tutta la squadra lavora unita - gregari, velocisti, scalatori - e spesso deve sacrificarsi per il capitano - ha sottolineato il Papa -. E quando un compagno attraversa un momento di difficoltà, sono i suoi compagni di
squadra a sostenerlo e ad accompagnarlo. Così anche nella vita è necessario coltivare uno spirito di altruismo, di generosità e di comunità per aiutare chi è rimasto indietro e ha bisogno di aiuto per raggiungere un determinato obiettivo».

Il Pontefice ha sottolineato come «lo sport può rivelarsi di grande aiuto per la crescita umana di ogni persona perché stimola a dare il meglio di sé, in vista del raggiungimento di una determinata meta; perché educa alla costanza, al sacrificio e alla rinuncia».

«Gli atleti - ha concluso - hanno questa straordinaria possibilità di trasmettere a tutti, soprattutto ai giovani, i valori positivi della vita e il desiderio di spenderla per obiettivi alti e nobili. Questo ci fa capire l’importanza, per chiunque pratica uno sport - dai praticanti occasionali, agli amatori, ai professionisti - di
saper vivere sempre l’attività sportiva a servizio della crescita e della realizzazione integrale della persona».

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