Triplo vile atto intimidatorio nella notte a Foggia dove la grande passione per il calcio, la delicata situazione di classifica (con la squadra in lotta per evitare la retrocessione), quella tecnica (sfociata con l'esonero del mister Pasquale Padalino) e infine quella societaria (alle prese con qualche sofferenza economica) sono, con ogni probabilità, il filo conduttore di questo triplo momento di tensione. Tre i fatti sui quali indagano le forze di polizia: una bomba carta è stata fatta esplodere nei pressi dell'ingresso del pastificio Tamma, ditta della famiglia Sannella, proprietaria del club rossonero, poi l'incendio, doloso, che ha colpito l'auto del bomber Pietro Iemmello, infine un esplosivo nel giardino del centrocampista Busellato.
La risposta del club non si è fatta attendere: "La società Foggia Calcio e la Famiglia Sannella esprimono tutto il proprio sdegno per i vili attentati subiti nella notte di ieri. Comportamenti meschini che nulla hanno a che vedere con il calcio e con il tifo, e il cui unico risultato è stato quello di infangare l'immagine di una intera comunità. Sono sotto gli occhi di tutti - prosegue la nota ufficiale - gli enormi sforzi economici fatti dalla Famiglia Sannella per sostenere questa città e la sua squadra". "Sforzi che non possono essere certo ignorati per le difficoltà del momento, al cui superamento la famiglia Sannella è quotidianamente impegnata con la passione e l'impegno di sempre. Da qui l'invito ai tifosi, quelli veri, a stringersi ora più che mai intorno alla squadra e ai suoi colori, certi che, remando dalla stessa parte, riusciremo a non darla vinta a chi ieri ha provato a farci del male".
In campo è sceso anche il sindaco di Foggia, Franco Landella: "La violenza non ha nulla in comune con lo sport. Gli episodi registrati questa notte che hanno preso di mira l'azienda dei fratelli Sannella, automobili e abitazioni di alcuni calciatori del Foggia Calcio non possono in alcun modo trovare giustificazione. Tutti i tifosi rossoneri sperano che la squadra possa conservare la Serie B, riconquistata con fatica dopo 19 anni, ma non è ammissibile assistere ad atti criminali che non possono che fare male alla società sportiva e all'intera città, già troppe volte finita alla ribalta nazionale per fatti di cronaca. Siamo sicuri che le forze di polizia e la magistratura sapranno individuare gli autori di questi sconsiderati gesti che infangano il nome di Foggia".
"I balordi - conclude il sindaco - che si sono macchiati di questi reati non rappresentano la parte sana della città, che in questo momento di difficoltà ha il dovere di stringersi attorno ai fratelli Fedele e Franco Sannella ed alla squadra per raggiungere quel traguardo sportivo che tutti noi tifosi auspichiamo". E intanto, dopo la sconfitta nel derby di ieri col Lecce, salta anche Pasquale Padalino: ufficiale l'esonero del tecnico arrivato lo scorso 18 dicembre al posto di Grassadonia e che non è riuscito ad allontanare la squadra dalla zona calda della classifica.
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