Ronaldo si porta via il pallone della serata: tre gol all’Atletico, e fanno 25 in tutta la carriera agli ex 'cugini' di Madrid. E sogna di portarsi via tra nemmeno tre mesi anche la Champions. CR7 si riconferma il più grande nella serata della rimonta perfetta dei bianconeri: 3-0 all’Atletico, annichilito ed eliminato dopo le illusioni
dell’andata.
Doppietta di testa, terza rete, quella decisiva, su rigore, ma attorno al re portoghese, c'è tanto Bernardeschi, decisivo con le sue giocate nel primo e nel terzo gol. E c'è, soprattutto, tanta Juve, quadratissima, capace ad adattarsi ai cambi di assetto di Allegri, prima con il 3-5-2 e poi, quando c'era da spingere per tentare il terzo gol prima del rischio supplementari, quasi spregiudicata con 4 attaccanti.
Per la rimonta sull'Atletico Allegri ha optato all’inizio per una difesa a 3, con Chiellini, alla 500esima partita in bianconero e Bonucci, affiancati da Spinazzola, debuttante in Champions. Sulla destra con Cancelo più avanzato, Emre Can pronto a coprire, completando un centrocampo con Pjanic, Matuidi e senza Bentancur.
In attacco spazio all’estro di Bernardeschi, arma in più per tutto il primo tempo, e di Cristiano Ronaldo con Manduzkic più avanti. Atletico con il 4-4-2, Morata e Griezmann all’attacco, Gimenez e Godin centrali, Juanfran sulla sinistra al posto dello squalificato Filipe Luis, Arias sulla corsia destra, Rodrigo e Koke centrali in mezzo al campo, Lemar, un po' leggerino nello scontro con sa stazza dei bianconeri, e Saul a completare il reparto.
Pronti, via in uno stadio di nuovo tutto unito nel tifo per la Juve, dopo gli scioperi e le frasi contro la società vergate sui muri dello stadio da gruppi ultrà. La 'sorpresa' Spinazzola ha subito aperto varchi nella difesa dei Colchoneros: dai suoi piedi sono partiti i passaggi che hanno costretto prima Gimenez a un affannoso anticipo su Manduzkic e poi Godin a salvare la porta.
Juve aggressiva, sempre più pronta sulle palle sporche e attenta a concedere pochi centimetri alle azioni dell’Atletico. Bianconeri in gol con Chiellini, annullato per un fallo di Ronaldo sul portiere Oblak. Gli spagnoli hanno provato a spezzare il ritmo bianconero con il palleggio: tiro alto di Koke (22)'. Cinque minuti dopo la Juventus è passata in vantaggio: palla lavorata da Bernardeschi e assist per Ronaldo: stacco
imperioso di CR7 su Juanfran, per il là alla remuntada.
Bernadeschi ci ha provato poi in tutti i modi a fare il bis, esibendosi anche in una spettacolare rovesciata di sinistro: se il pallone fosse entrato avrebbe persino oscurato il gol in acrobazia di Ronaldo, un anno fa, quando era ancora al Real. Emozioni negli sgoccioli del primo tempo: colpo di testa di Chiellini, smanacciato in angolo da Oblak, e sull'altro fronte colpo di testa di Morata, alto.
Stadium in visibilio al 4'st per il raddoppio di Ronaldo: ancora di testa, su cross di Cancelo gol assegnato grazie alla line technology: Oblak ha respinto qualche centimetro oltre la linea. Handicap del Wanda Metropolitano annullato. Al 22'st Dybala in campo al posto di Spinazzola. Con questa mossa, la difesa torna a 4, con l’arretramento di Cancelo e una squadra 4 attaccanti. E anche negli ultimi 10' la Juve resta molto offensiva, con Mandzukic sostituito da Kean.
L’attaccante millennial ha sul piede il gol del 3-0 ma il suo diagonale va fuori di una spanna. Ma uno spunto imperioso di Bernardeschi assegna il match-ball ai bianconeri. Correa lo ferma solo con uno spintone in area: è rigore che Ronaldo realizza da par suo. I 40 mila dell’Allianz saltano e urlano ebbri di gioia, quasi fosse davvero una finale di Champions. La strada per Madrid sembra di nuovo in discesa.
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