Cristiano Ronaldo non è stato convocato da Allegri per la trasferta di domani a Genova. «Lo lascio a casa, in questo momento farlo giocare di nuovo sarebbe troppo rischioso - ha spiegato il tecnico bianconero - ha bisogno di riposare, ha giocato tantissime partite e ci sono anche le due della Nazionale».
«Non ho dovuto convincere» Ronaldo a saltare la partita contro il Genoa, «ieri ci siamo parlati - ha aggiunto Allegri -, gli ho spiegato la mia idea sul programma da qui all’andata dei quarti, che lui ha serenamente condiviso. Quali salterà? Non lo dico. Ma quello che ho stabilito con Ronaldo è il metodo che uso con tutti, soprattutto con gli 'anzianotti'. E Ronaldo, - ha concluso il tecnico bianconero - pur essendo fisicamente integro, ha pur sempre 34 anni».
«Non penso assolutamente che Cristiano possa essere squalificato, credo che tra quelli in campo e quelli sugli spalti, tutti abbiamo fatto un’esultanza diversa». Con queste parole il tecnico della Juventus archivia i discorsi che arrivano dalla stampa spagnola con l'Atletico che sarebbe pronto a chiedere alla Uefa sanzioni per l'esultanza di CR7.
Dopo il 3-0 agli spagnoli e una qualificazione ai quarti di finale che sembrava impossibile immaginare, il tecnico si preoccupa «che l’acqua non vada fuori dal bicchiere. Bisogna sempre avere equilibrio, invece ci sono spesso eccessi da una parte e dall’altra. La squadra ha fatto una cosa straordinaria martedì a ribaltare il risultato dell’andata contro una grande squadra come l’Atletico, il segnale più importante è stato la compattezza dell’ambiente, ora bisogna rituffarsi nel campionato, perché abbiamo quattro partite prima dell’andata dei quarti di finale».
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