Con tanta, tantissima fatica, la Juventus batte di misura un Empoli coriaceo, capace di mettere in difficoltà i bianconeri per gran parte del primo tempo. Bianconeri che si rialzano quindi dopo il ko di Marassi contro il Genoa. Senza Ronaldo infortunato e Dybala costretto ad un forfait dell’ultimo minuto, Allegri deve per forza cambiare modulo passando ad un 4-3-2-1 con Bentancur (al posto dell’argentino) e Bernardeschi alle spalle di Mandzukic.
Ma i bianconeri nella prima mezz'ora combinano poco o nulla, con i toscani che incredibilmente fanno la partita costruendo anche più di un’occasione per sbloccarla. Farias e Krunic, però, non trovano il modo di battere Szczesny. La prima chance bianconera capita al 31', quando Matuidi propone bene al centro per Mandzukic, il cui colpo di testa è respinto prontamente da Dragowski. Prima dell’intervallo non succede praticamente più nulla.
Nella ripresa la Juve prova a scuotersi e nel giro di 5' minuti va due volte al tiro con Bernardeschi, prendendo in mano il pallino del gioco e rendendosi sicuramente più pericolosa di quanto fatto vedere nella prima frazione. I bianconeri aumentano il ritmo e spaventano Dragowski anche con Cancelo, poi entra Kean e ci pensa lui a portare avanti la Juve al 72', dando seguito al suo periodo di totale onnipotenza.
Lancio di Chiellini, sponda aerea di Mandzukic e destro mortifero (con leggera deviazione) del classe 2000 che fa esplodere l’Allianz Stadium. Sei minuti più tardi Kean avrebbe sui piedi la palla del 2-0, ma tutto solo spara addosso al portiere graziando il precedente errore di Maietta. Nel finale di gara l’Empoli non riesce più a spingere, la Juve gestisce senza troppe difficoltà il gol di vantaggio e si mette in tasca i 3 punti.
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