Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La Lazio torna alla vittoria, 2-0 all'Udinese

Ciro Immobile

Reduce da un tris da incubo, leggi un punto nelle ultime tre partite fra Spal, Sassuolo e Milan, la Lazio torna alla vittoria contro un’Udinese apparsa oggi tutt'altro che rivitalizzata dalla cura Tudor, suo terzo allenatore della stagione.

Così il recupero della partita a suo tempo rinviata causa Sei Nazioni di rugby rilancia i biancocelesti in zona Champions, a 52 punti, subito dietro all’Atalanta e a -3 dal Milan che la Lazio ritroverà a breve anche in Coppa Italia.

Ma a fare felice Inzaghi deve essere soprattutto il risultato, perché dal punto di vista del brio la squadra non ha certo entusiasmato, giocando su ritmi che fanno capire perché quando vanno in Europa le squadre italiane spesso soffrono contro chi 'sprinta' molto più di loro.

Del resto l’Udinese oltre a mettere in mostra un De Paul col quale in estate Pozzo realizzerà una sicura plusvalenza, ha fatto vedere poco e la Lazio si è adeguata, limitandosi a cogliere la vittoria con una rete di Caicedo realizzata col sinistro e arrivata dopo una bella azione in tandem con Immobile, molto bravo nell’assist, e un autogol di Sandro provocato da un rimpallo che avrebbe fatto la felicità della Gialappàs.

L’Udinese, da parte sua, recrimina sulla traversa colpita nel primo tempo da Badu con un colpo di testa, e sul rigore che De Paul si è fatto parare da Strakosha all’inizio del secondo tempo. L’arbitro Calvarese lo aveva concesso senza neppure l’ausilio di un 'silent check' con i colleghi al Var, segno quindi che era certo della decisione presa, contestata dalla curva Nord dell’Olimpico a base di ischi e coro anti-Milan, secondo questi tifosi favorito dai 'poteri forti' che lo vogliono ad ogni costo in Champions.

Il Var invece Calvarese lo aveva utilizzato negli istanti finali del primo tempo per annullare un gol, sarebbe stato del 3-0, segnato da Acerbi ma su cui la moviola ha aiutato l’arbitro ad individuare un 'mani' di Milinkovic Savic. La Lazio aveva sfiorato il gol anche poco prima, quando Stryger Larsson aveva effettuato un salvataggio sulla linea di porta dell’incerto Musso.

Per il resto c'erano stati spunti in velocità di un Immobile, divertitosi a fare l’assist man invece che il bomber: suo il
merito, come detto, della rete di Cacedo.

La ripresa era fatta soprattutto di noia per l’infreddolito pubblico dell’Olimpico, andato via comunque soddisfatto perché la Lazio può di nuovo sognare un posto in Champions. Ma non era certo questa Udinese la rivale adatta per capire se il periodo brutto appartiene davvero al passato.

Caricamento commenti

Commenta la notizia