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Inter e Roma non si fanno male: Perisic risponde a El Shaarawy

Dzeko e Asamoah

Un gol a testa, un punto a testa e un tempo a testa: Inter e Roma non si fanno male e firmano un pareggio che va bene ad entrambe. I nerazzurri raggiungono quota 61, mantenendo i cinque punti di distanza dal Milan. La Roma non approfitta del mezzo passo falso dei rossoneri a Parma ma resta in corsa per il quarto posto. Lo sprint per la Champions è invece una lunga maratona, in cui conta non fermarsi.

La squadra di Ranieri convince soprattutto nella prima frazione, l’Inter reagisce nella ripresa. Sblocca El Shaarawy, risponde Perisic. Deludono i rispettivi ex, da una parte Nainggolan e dall’altra Zaniolo. Bene Lautaro preferito ad Icardi, il 'Toro' non segna, ma sfiora spesso il gol. Poi c'è spazio anche per l'ex capitano in campo per quasi mezz'ora insieme al connazionale. Icardi divide San Siro e pur mancando la rete su azione continua a lavorare per la squadra. Bene Dzeko, attaccante di supporto, che continua però a non incidere sotto porta, come al 3' quando fallisce una clamorosa occasione a tu per tu con Handanovic. Ci prova poco dopo El Shaarawy, che a San Siro sembra ispirato dalle vecchie rivalità dei tempi in rossonero. L’Inter subisce ma uno squillo di Lautaro Martinez spaventa la Roma: l'argentino la schiaccia di testa, Mirante devia sul palo poi Perisic spara alto.

A sbloccare la partita è El Shaarawy con una splendida azione personale in cui si libera prima di D’Ambrosio, poi di Vecino e trova il gol con un destro a giro. Ora è saldamente capocannoniere giallorosso con dieci reti. Il gesto tecnico di El Shaarawy colpisce ma è fondamentale il lavoro di Dzeko che con un taglio mette fuori gioco i difensori nerazzurri. Il numero 9 della Roma fa la differenza, gioca di sponda, fa salire la squadra, apre sulle fasce, un attaccante totale che farebbe comodo all’Inter e non a caso si fanno insistenti le voci sull'interesse del club nerazzurro.

Dall’altra parte, invece, l’Inter fatica a costruire nonostante il 71 per cento di possesso palla. Male Perisic, sempre fuori partita, Nainggolan subisce l’emozione di affrontare il suo recente passato e fa tre passi indietro rispetto a Frosinone. Ci prova solo Politano come al 42', quando impegna Mirante. Il portiere giallorosso non trattiene, prova il tap-in Vecino ma l’intervento al limite di Fazio lo neutralizza.

A inizio ripresa entrano due dei giocatori più attesi, Zaniolo per Under e Icardi al posto di un deludente Nainggolan. Per l’ex capitano nerazzurro San Siro si divide, con gli ultras che lo insultano e il resto dello stadio che lo difende. Tatticamente, la svolta. Le due punte in campo trasformano il possesso palla nerazzurro fino a quel momento sterile e al 16' arriva il pari di testa di Perisic su cross di D’Ambrosio.

L'Inter cambia volto, la Roma si spegne e crolla fisicamente. Cristante viene ammonito e diffidato salterà il Cagliari. Stessa sorte per Zaniolo che si fa notare solo quando stende Joao Mario entrato al posto di Lautaro. La sostituzione dell’argentino è un chiaro segnale di Spalletti. Il pari va bene all’Inter, meno alla Roma che, però, è ancora in piena 'convalescenza' e punta a partite più accessibili per tentare l’assalto al quarto posto. Allo scadere Kolarov impegna un super Handanovic ed è un pari tutto sommato giusto.

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