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Serie A, l'Atalanta vince all'Olimpico e rinsalda il quarto posto. Pari Roma, Frosinone in B

L’Atalanta elimina la Lazio dalla corsa Champions, tallona l’Inter a un punto e lascia a tre la Roma che pareggia a Genova in un finale thrilling. L’alba si avvicina e il sogno della Dea dell’Europa che conta comincia a prendere forma. Vittoria di squadra, sofferta e costruita con mestiere e merito, grazie anche agli errori grossolani di Wallace, che regala il secondo gol e chiude i giochi con l'autogol del 3-1.

Recrimina la Roma che segna con El Shaarawy nel finale, si fa raggiungere da Romero nel recupero, poi  Mirante para un rigore all’ex Sanabria. Ora l’Atalanta con sette punti in tre gare è in Champions. La Roma può essere raggiunta dal Milan se i rossoneri battono domani il Bologna.  Responsi precisi anche in zona salvezza: il Frosinone scende in serie B dopo una volitiva gara in casa del Sassuolo che pareggia dopo avere condotto 2-0, l’Empoli torna a sperare aggiudicandosi il basilare derby con una Fiorentina alla deriva. Decide Farias ma grosso merito è del portiere Dragowski.

A rischiare di più è l’Udinese a 34 punti visto che il Genoa è quasi salvo a 36. Pari spettacolare con sei gol tra Parma e Samp coi padroni di casa che rimontano due reti mentre i liguri masticano amaro, ma Quagliarella rafforza il primato tra i marcatori portandosi a 25 gol. Nessuno ha mai segnato tanto a 36 anni. La polemiche di Ranieri non toccano il match clou dell’Olimpico: Lazio e Atalanta si sfidano caparbiamente su un fondo pesante.

Parolo beffa subito gli ospiti, Zapata trasforma in oro un tiro sbagliato di Freuler e nel secondo tempo il senso di squadra, la caratura atletica, i tempi di gioco e la grande volontà fanno salire in cattedra l’Atalanta: Gomez e Ilicic orchestrano gli inserimenti, la Lazio subisce ma cade per gli errori di Wallace. Il brasiliano regala un rinvio a Gomez e Castagne trasforma, poi sigla un autogol per anticipare Djimsiti. Ma il responso è giusto. Per la Lazio c'è l’amara realtà: il rischio di non finire in Europa League, se non vince la Coppa Italia con l’Atalanta, è concreto.

Genoa e Roma si guardano in cagnesco e si danno battaglia non avendo alternative alla vittoria. Rossoblù arrembanti, giallorossi equilibrati: fioccano occasioni nelle due aree, Radu salva bene su Fazio, che in difesa supplisce a qualche insolito errore di Manolas. Lapadula ha il diavolo addosso ma le conclusioni non lo premiano. I cambi dei tecnici, molto offensive, sembrano girare a favore della Roma che passa con un sinistro rasoterra di El Shaarawy. Forcing forsennato del Genoa che trova il pari nel recupero con un colpo di testa di Romero che beffa quattro giocatori avversari.

Al 95' Mirante atterra Sanabria, ma l’ex romanista si fa parare il rigore. Per i rossoblù comunque passo avanti verso la salvezza, per la Roma la Champions diventa una chimera. Montella non riesce a rivitalizzare una Fiorentina ormai allo sbando. Ne approfitta l’Empoli che conquista tre punti fondamentali, mettendo pressione alle avversarie che la precedono. La salvezza torna in gioco dopo una gara sofferta decisa da Farias.

Alza bandiera bianca invece il Frosinone dopo avere sfiorato la vittoria col Sassuolo: i gol di Sammarco e Paganini puniscono una sterile supremazia del Sassuolo che ha una reazione furiosa e trova un pari che non mettere totalmente in salvo la squadra. Sei gol, due espulsi tra Parma e Sampdoria nel giorno di Quagliarella, ancora autore di una doppietta. Ma per restare Giampaolo vuole un salto di qualità della squadra. Protagonista anche Kucka: regala un gol al Parma, trasforma un rigore, si fa espellere e esce litigando con la sua panchina.

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