Una mezza frase e Kylian Mbappé ha allertato i club di mezzo mondo pronti a sborsare cifre astronomiche per assicurarsi il 21enne attaccante francese, Real Madrid in testa che già due anni fa aveva tentato di acquistarlo dal Monaco. La frase di Mbappé («Sono arrivato a un punto di svolta della mia carriera, forse è tempo di avere più responsabilità, magari col Psg e ne sarei felice, oppure altrove per un nuovo progetto»), ha allarmato il Psg che ieri sui suoi profili social aveva immediatamente sottolineato che «legami forti uniscono il Paris Saint-Germain e Kylian Mbappé dopo due anni e la storia insieme continuerà nella prossima stagione». Il club parigino non ha intenzione di disfarsi del giocatore che ha, tra l’altro, un contratto che scade nel 2023. In Europa, pochi club possono provare il 'colpo', Real appunto e Barcellona e il Manchester United anche perché oggi la valutazione del giocatore è altissima, tra i 200 e i 250 milioni di euro. Il Real è alla finestra e segue con attenzione l’evoluzione della vicenda (i 'galacticos' seguono con attenzione anche Neymar e sarebbero pronti a mettere sul tavolo 300 milioni di euro secondo la stampa francese) mentre il proprietario del Psg, l'emiro del Qatar Tamin bin Hamad Al-Thani, tenterà di "risolvere" la questione personalmente la prossima settimana, quando si recherà a Parigi per assistere al Roland Garros. Fonti vicine al Psg ritengono che la reazione di Mbappè sia stata un "capriccio" e che un aumento di ingaggio (attualmente Mbappé guadagna 14 milioni di euro contro i 37 di Neymar); in più di una occasione quest’anno il campione del mondo ha "rassicurato" il Psg circa la sua permanenza a Parigi. Ma secondo l’entourage del giocatore - citato da Le Parisien - dietro la frase di Mbappé non c'è l’aumento dell’ingaggio bensì la richiesta di un Psg che possa finalmente imporsi in Champions League.