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F1, a Montecarlo pole per Hamilton: solo quarta la Ferrari di Vettel

La Mercedes colleziona l'ennesima prima fila della stagione, mentre la Ferrari dà una nuova delusione ai suoi tifosi pagando caro un imperdonabile errore di strategia ai box. E così, anche nelle qualifiche del Gran Premio di Montecarlo, la musica della Formula 1 edizione 2019 è sempre la stessa: Lewis Hamilton in pole position con Valtteri Bottas al suo fianco (per soli 88 millesimi) guardano tutti gli altri dall'alto, compreso Sebastian Vettel che non riesce a far meglio del quarto tempo dopo aver rischiato di uscire dai giochi nella prima manche.

Molto peggio l'altro ferrarista Charles Leclerc rimasto più del dovuto ai box in Q1 ed eliminato subito tra lo stupore generale, perlopiù di fronte al suo pubblico sulla pista di casa. Ad approfittare delle defaillance della Rossa (Vettel nell'ultimo giro in Q3 tocca le barriere alla curva del Tabaccaio) è Max Verstappen che si prende una bella terza posizione che a Montecarlo può significare un podio quasi sicuro. Una pole, quella di Hamilton, arrivata proprio all'ultimo e sul filo di lana ai danni di un Bottas sempre più in palla e forse l'unico vero rivale nel Mondiale per l'inglese che ha ricordato ancora una volta Niki Lauda.

''Niki era il mio complice, lui mi ha convinto a venire alla Mercedes e lui mi aiutava a migliorare la macchina - il pensiero di Hamilton nella conferenza Fia al termine delle qualifiche per la leggenda del Circus scomparsa nella notte tra lunedì e martedì scorso all'età di 70 anni - Non lo dimenticheremo mai''. Poi Hamilton spiega la sua pole: ''La voglia di conquistarla, che significa così tanto per me, mi ha portato a scavare dentro di me più che mai. Grazie al mio team, il giro è stato incredibile, mi sento magnificamente ora''.

Di tutt'altro tipo l'umore in casa Ferrari dove Vettel ammette d'aver rischiato anch'esso l'eliminazione nella prima parte delle qualifiche: ''È stato un peccato nella Q1, perché eravamo tutti vicini e perdere una macchina per domani è davvero un peccato. Credo che la pista sia migliorata molto di più di quanto non ci saremmo aspettati, per poco non rimanevamo fuori con entrambe le macchine. Non avevamo la velocità. Ho faticato a far funzionare le gomme e a trovare il giusto feeling con la macchina''. Infine Leclerc dice la sua sull'incredibile ritardo a rientrare in pista dopo la pesa della vettura: "Non so perché non mi hanno fatto fare un altro tentativo. È un momento abbastanza difficile. Qui a casa, a Monaco, e in generale su una pista così non possiamo permetterci di essere fuori in Q1. È così, non si può più cambiare, ma è veramente difficile. Domani anche sarà una giornata difficile perché in pista non si sorpassa".

Il pilota monegasco non ha nascosto le responsabilità del muretto del Cavallino Rampante: "Io ho chiesto per un po' se fossero sicuri di farcela perché c'era solo un decimo e mezzo, non ho avuto risposta. Poi mi hanno solo detto che avremmo dovuto farcela. Quando mancava un minuto mi han detto che non era più buono per la Q2 e che era troppo tardi. Sono deluso".

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