Il derby dell’Italtennis al Roland Garros sorride a Fabio Fognini che è virtualmente tra i top ten del mondo per un paio d’ore. Il ligure supera Andreas Seppi e raggiunge Matteo Berrettini e Salvatore Caruso al secondo turno al Roland Garros, mentre tra gli azzurri oltre all’altoatesino saluta Parigi anche Simone Bolelli.
Tra i big avanza a fatica il tedesco Alexander Zverev che ha dovuto sudare cinque lunghissimi set per avere ragione di John Millman, l’australiano che nel settembre scorso aveva eliminato Roger Federer agli ottavi dell’Open degli Stati Uniti. Avanti anche l’argentino Juan Martin Del Potro, semifinalista nel 2009 e nel 2018, che ha superato in quattro set il cileno Nicolas Jarry.
Fognini, numero 12 Atp, si è aggiudicato il match per 6-3 6-0 3-6 6-3, in due ore e 20 minuti di partita, la sfida tricolore contro Seppi, numero 71 Atp. Al prossimo turno affronterà l'argentino Federico Delbonis, numero 75 del ranking mondiale. Grazie al derby del Bel Paese conquistato, il ligure era salito nel ranking Atp live in decima posizione e ci è restato fino alla conclusione della sfida vinta nel pomeriggio dal russo Karen Khachanov, che lo precede in classifica, sul tedesco Cedrik-Marcel Stebe.
Dietro ci sono poi altri rivali che spingono, a cominciare da Del Potro e Borna Coric. «Se ci penso? Certo - ammette il campione di Arma di Taggia - non lo immagino come un obiettivo quanto piuttosto come un sogno che può finalmente avversarsi. Ma non è un chiodo fisso e se non succede non è la fine del mondo. Di certo la sto vivendo in maniera più consapevole e matura di qualche anno fa, quando ero salito fino al numero 13».
«Sto attraversando un buon periodo nonostante quel piccolo problema alla gamba che mi trascino dietro da qualche settimana. Il clima non mi aiuta perché fa abbastanza freddo e c'è molta umidità. Alcuni giorni va meglio, altri peggio. A Parigi si giocano partite lunghe al meglio dei cinque set e sto facendo un trattamento con il laser. Ho vinto a Monte Carlo e le prospettive sono cambiate, è ovvio. Ma sempre restando con i piedi per terra».
Intorno a lui c'è una considerazione differente: oggi ha giocato sul «Simonne Mathieu», il nuovo e bellissimo campo dell’impianto parigino, e la conferenza stampa l’ha tenuta nella sala principale affollata da molti giornalisti stranieri. «C'è tensione, certo - afferma ma serve per andare in campo e far bene. La posta in palio è molto alta ed è giusto così».
Nel tabellone femminile, si è chiusa in 71 minuti la «prima assoluta» in un tabellone principale di un Major per Jasmine Paolini. Al primo turno del Roland Garros la 23enne di Castelnuovo di Garfagnana, numero 210 Wta, ha ceduto per 62 62 alla russa Daria Kasatkina, numero 21 del ranking e del seeding.
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