«Accetto la nuova sfida. Sono entusiasta e motivato e non vedo l’ora di cominciare a lavorare. Credo che insieme potremo creare qualcosa di speciale». Paulo Alexandre Rodrigues Fonseca è pronto ad allenare la prima Roma del post-De Rossi. Nel giorno in cui in America si dà ormai per prossimo il passaggio dell’ex capitano ai Los Angeles FC (ma resta aperta anche la strada che porta al Boca Juniors dell’ex compagno di squadra Burdisso), il tecnico portoghese firma il contratto biennale, con opzione per un ulteriore anno (fino al 2022), e vola a Londra per incontrare il suo nuovo presidente, James Pallotta. Il precedente datore di lavoro, Rinat Akhmetov, lo saluta con tutti gli onori che si riservano a chi ha contribuito a far diventare lo Shakhtar Donetsk «il club più decorato in Ucraina», sottolineando come il 46enne di Nampula «vuole mettersi alla prova nel campionato italiano. Non ha paura di affrontare nuove sfide, e per questo merita molto rispetto. Gli auguro di vincere». L’auspicio è ovviamente condiviso dalla Roma che, dopo il fallito approccio con Sarri e i rifiuti di Conte e Gasperini, ha deciso di puntare tutto su Fonseca, cresciuto fino a 14 anni in Africa (Mozambico) e poi trasferitosi a Barreiro, comune di 80mila abitanti situato nel distretto di Setubal non lontano da Lisbona. «Paulo è un allenatore giovane e ambizioso con esperienza internazionale, mentalità vincente ed è conosciuto per la sua idea di calcio coraggiosa e offensiva che potrà entusiasmare i nostri tifosi - le parole di Pallotta -. Dalla prima volta che ci ho parlato ha subito espresso il suo desiderio di venire e il suo entusiasmo nell’accettare una nuova sfida, iniziando a lavorare con i nostri calciatori per impostare una squadra di cui i tifosi possano sentirsi orgogliosi». Tifosi piuttosto scottati dall’ultima travagliata stagione in cui prima Di Francesco, poi Monchi, e infine De Rossi sono stati messi alla porta. Fonseca ripartirà con una squadra diversa, priva dell’impegno in Champions, ma col fardello dei preliminari di Europa League (fissato per il 25 luglio) che lo costringeranno a radunare la squadra a Trigoria tra meno di due settimane per poi proseguire il ritiro a Pinzolo (dal 29 giugno al 7 luglio). Dopo aver sistemato la panchina adesso alla Roma manca il tassello del direttore sportivo, con Gianluca Petrachi costretto a muoversi nell’ombra poiché ancora tesserato col Torino. In attesa di trovare l’accordo con Cairo per liberarsi dai granata, il primo obiettivo del ds è quello di realizzare plusvalenze per oltre 40 milioni (e contestualmente abbassare il monte ingaggi) entro fine mese per non finire nuovamente sotto la lente d’ingrandimento del fair play finanziario dell’Uefa. In cima alla lista dei partenti c'è Dzeko, che ha già trovato l’accordo con l’Inter, mentre manca quello tra i club. Secondo il il britannico 'Daily Star' il bosniaco sarebbe stato offerto anche al Tottenham che però avrebbe rifiutato l’operazione.