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Froome operato dopo la caduta: in bici tra 6 mesi. L'Uci gli assegna a tavolino la Vuelta 2011

Il ciclista britannico Chris Froome, gravemente ferito mercoledì, dopo una caduta in allenamento nel Delfinato, rimarrà 48 ore in terapia intensiva presso l’Ospedale Universitario di Saint-Etienne dopo essere stato sottoposto a un intervento. «L'operazione è stata lunga, quasi quattro ore, ma è andata molto bene», fanno sapere i sanitari.

«Rimarrà per 48 ore in terapia intensiva con una stretta supervisione, prima di essere trasferito in una unità di cura convenzionale», ha detto il primario dell’ospedale Rèmi Philippot, specialista in traumatologia sportiva. «Ha subito uno shock ad alta energia, ma le sue ferite sono solo per il sistema muscolo-scheletrico, la testa non ha alcuna lesione neurologica». Il medico ha detto di aver parlato con Froome per un’ora questa mattina.

Dopo alcuni giorni a Saint-Etienne, il quattro volte vincitore del Tour de France (34 anni) potrebbe prolungare la sua permanenza di assistenza «in Francia, perchè abbiamo centri eccellenti», ha detto il rappresentante della «Saint Etienne School of Surgery». Rèmi Philippot ha eseguito «l'intervento più critico, che ha comportato una frattura complessa aperta del femore destro».

Per il funzionamento del gomito destro, la staffetta è stata presa dal suo collega Giorgio Gresta, medico specialista ortopedico degli arti superiori, ex hockey su prato internazionale italiano. «Chris Froome, che ha il morale del vincitore, si è rapidamente ripreso, chiedendo subito quando può tornare in sella. Dovrebbe essere in grado di riprendere la competizione tra sei mesi», prevede Philippot.

Nel giorno in cui viene sottoposto a intervento chirurgico a Saint-Etienne, durato quattro ore, il plurivincitore del Tour aggiunge al suo palmares - ovviamente a tavolino - anche la Vuelta. Infatti il vincitore del giro di Spagna del 2011, lo spagnolo Juan Josè Cobo, è stato oggi squalificato per doping dall’Uci e il successo passa quindi a Froome, che in quella edizione si era classificato al secondo posto.

È curioso anche il fatto che, grazie a questo titolo, Froome strappa a Bradley Wiggins un piccolo record: era stato lui, nel 2012 col Tour, il primo britannico della storia del ciclismo a conquistare un grande giro. Non si era mai visto un corridore che, dal letto della terapia intensiva, vince una corsa a tappe, ma così è: infatti è stata confermata dall’Uci la notizia, anticipata da TVE, della squalifica di Cobo, «riconosciuto colpevole di una violazione del regolamento antidoping (uso di sostanze proibite) - spiega una nota dell’Unione Ciclistica Internazionale - alla luce dei risultati anomali evidenziati dal Passaporto Biologico nel periodo 2009-2011. Nei suoi confronti è stata emessa una sanzione di tre anni. La dispositiva disciplinare sarà pubblicata nei tempi previsti dal Regolamento Antidoping».

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