Giovane Italia accende, da Bologna, le speranze di un risorgimento del calcio azzurro: l'under 21 di Di Biagio rifila tre gol e una lezione di calcio alla Spagna, superata per 3-1 nella prima partita del girone. Mercoledì sera, sempre al Dall’Ara, contro la Polonia, si giocherà un bel pezzo dell’accesso alle semifinali del torneo (passano solo le prime e la migliore seconda dei tre gironi) e, di conseguenza, un pass per le Olimpiadi di Tokyo 2020. In poche occasioni, come stavolta, l’ossatura dell’under 21 è già nel giro della nazionale maggiore. A cominciare da Federico Chiesa, che davanti a Mancini, seduto in tribuna, si carica sulle spalle la squadra dopo un inizio complicato e segna prima il gol del pareggio, poi quello del vantaggio. L’Italia, per far cominciare l’Europeo giocato in casa, ci ha messo mezz'ora. Forse per il fatto che la squadra gioca insieme da pochi giorni, forse per un assetto che ha favorito i palleggiatori spagnoli, per i primi 30 minuti gli Azzurrini non hanno mai visto la palla. La ragnatela spagnola, peraltro, non è stata fine a se stessa, ma ha, anzi, dato presto i suoi frutti. Erano appena passati nove minuti quando un destro a giro del madridista Dani Ceballos, che per tutto il primo tempo ha fatto impazzire la difesa azzurra confermandosi come uno dei prossimi top player europei, è risultato imprendibile per Meret e ha ammutolito la festa del Dall’Ara. C'è voluta, appunto, mezz'ora per capire come affrontare l'Europeo. Di Biagio ha spostato un generoso Kean al centro dell’attacco e i tasselli di un’Italia fin lì contratta e stordita sono piano piano andati a posto. La Spagna non è andata lontana dal raddoppio, ma al 35' Chiesa ha ristabilito la parità con un tiro che ha ingannato il portiere Unai Simon, che dal piede dell’attaccante viola si aspettava un cross e si è ritrovato con il pallone dietro la schiena. Nella ripresa, così, l’Italia è tornata in campo con una nuova motivazione e, soprattutto, con una piena consapevolezza dei propri mezzi. Al quarto d’ora è arrivato il raddoppio, ancora ad opera di Chiesa, il più svelto di tutti ad avventarsi su un pallone uscito da un duello in area fra Cutrone, che aveva appena rilevato Kean, e il capitano della Spagna Vallejo. Al 37' della ripresa, poi c'è il tempo di metter fine anche alle speranze della Spagna quando Soler frana in area su Pellegrini. Lo stesso romanista va sul dischetto e chiude una partita che conferma gli Azzurrini nel lotto delle favorite per l'Europeo e rende difficilissima per la Spagna la missione di proseguire l’avventura e sognare le Olimpiadi. Battere la Polonia (che a Reggio Emilia ha superato il Belgio) mercoledì potrebbe non assicurare la certezza matematica della qualificazione, ma di certo ci metterebbe sopra una serissima ipoteca.