Inter e Milan tirano dritti: assieme vogliono costruire un nuovo stadio più moderno e funzionale accanto a San Siro, in quell'area «iconica» che «tutto il mondo conosce». Ma il sindaco di Milano, Beppe Sala, inserisce subito il freno a mano: San Siro sarà la sede della cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali del 2026 e, quindi, almeno fino a quella data, non si tocca.
Il braccio di ferro che dura da mesi tra i due club e l'amministrazione si trasforma però in un duro scontro frontale quando, nelle frenetiche ore di Losanna, viene adombrata l'ipotesi di demolire lo storico stadio, totem del calcio internazionale e teatro di quattro finali di Champions League.
Il presidente rossonero, Paolo Scaroni - affiancato dall’ad nerazzurro, Alessandro Antonello - infatti non chiude la porta in mattinata a questa possibilità, prima di correggere prontamente il tiro nel pomeriggio: «Il tema non è di nostra pertinenza dal momento che la struttura appartiene al Comune di Milano». Sala infatti non ha certo gradito questa invasione di campo: «Siamo noi i padroni dello stadio, anche se Inter e Milan decidono di farne uno loro».
Anche Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, aveva tuonato contro i club: «È davvero sconcertante il loro modo di fare, ignorando totalmente il fatto che vi è una città con cui fare i conti. Mi pare sinceramente incredibile vedere come ci siano interessi privati che non intendano nemmeno per un attimo confrontarsi con le necessità di tutti. La città non è uno zerbino di alcuni grandi gruppi».
Le parti, quindi, dovranno ricucire lo strappo e riaggiornarsi: entro qualche settimana, prima delle ferie, sul tavolo di Sala arriverà il dossier congiunto che verrà attentamente analizzato dai tecnici. «Abbiamo garantito - evidenzia Sala - che nel 2026 San Siro sarà ancora funzionante. Questa è la fine della storia. Dopo il 2026, nel caso avremo un nuovo stadio, decideremo il futuro di San Siro».
Ma i due club spingono uniti sulla costruzione di un nuovo impianto. «Stiamo lavorando da mesi - ricorda Antonello - su questo progetto insieme al Milan, a breve presenteremo la nostra idea al comune. L'idea è quella di avere un nuovo San Siro a San Siro, questo è quello che richiedono le grandi squadre. Entrambe sono blasonate, non possiamo non avere una venue che sia all’altezza di tutti gli altri principali club europei. Se si può realizzare continuando a giocare nel vecchio stadio? Assolutamente, noi dobbiamo continuare a giocare nel vecchio per poi avere un nuovo stadio, pronto magari anche per le Olimpiadi 2026».
Una speranza condivisa anche da Scaroni: «Mi piacerebbe vedere le Olimpiadi nel nuovo impianto. L’area è iconica, San Siro è San Siro, il mondo conosce San Siro e non vogliamo andare da nessun’altra parte. Ci sono tante ragioni per cui dobbiamo fare il nuovo stadio, quella che considero dirimente è che non possiamo giocare in due in uno stadio in ristrutturazione. Sarebbe una impresa impossibile».
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