Vigilia con polemica per il torneo di Wimbledon. Ad aumentare la temperatura, già più alta di questi tempi, in vista dell’evento tennistico in terra britannica è Rafael Nadal che a pochi giorni dal via sull'erba più famosa del mondo (da lunedì 1 a domenica 14 luglio) se la prende con gli organizzatori inglesi per averlo retrocesso nel tabellone principale dalla seconda alla terza posizione per far posto al rivale di sempre Roger Federer.
Il tutto senza tenere conto dell’effettiva graduatoria stilata dalla Atp che vede invece il campione spagnolo dietro solo a Novak Djokovic con lo svizzero solo terzo. Un vezzo, quello di Wimbledon, di stilare un tabellone ad hoc senza tenere conto fedelmente dei punti assegnati dall’Atp non è andato proprio giù a Nadal: «Non rispettano lo status della classifica. L’unica cosa in questa storia che non mi sembra buona è che c'è solo Wimbledon che lo fa», ha attaccato il maiorchino parlando con i media del suo paese.
«Non è solo il mio caso particolare, è successo molte volte che alcuni giocatori, per i loro meriti, perché hanno giocato bene tutto l'anno su tutte le superfici, hanno ottenuto una certa classifica. A Wimbledon non rispettiamo lo status ottenuto e ci obbligano a cammini più complicati».
Come da tradizione del torneo più prestigioso sull'erba le teste di serie vengono definite attraverso classifica e risultati sulla superficie, e non esclusivamente seguendo il ranking Atp. Per lo spagnolo questo potrebbe significare un sorteggio meno favorevole: «Ma comunque, che io sia 2 o 3, dovrò giocare al mio meglio per aspirare a ciò a cui aspiro», ha concluso Nadal, che insegue il terzo titolo a Wimbledon dopo quelli conquistati nel 2008 e 2010.
A gioire e ringraziare Federer è invece Matteo Berrettini: la «decima» di King Roger ad Halle fa esultare anche l’azzurro, oltre agli innumerevoli fan del campione svizzero. Il 23enne romano, che nel 2019 vanta due titoli Atp (Budapest sulla terra rossa e Stoccarda sull'erba), infatti da ieri è per la prima volta numero 20 del ranking mondiale. Il successo di Federer sul belga David Goffin nella finale in Germania ha garantito al giovane azzurro l’ingresso tra i top 20.
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