Non è arrivato in finale per un soffio, ma nel Mondiale Under 20 appena disputato in Polonia ha sicuramente segnato il gol più bello, commentando senza polemica il gol annullato dal Var in pieno recupero nella semifinale
persa dagli azzurrini contro l’Ucraina.
Forse anche per quello, per un bon-ton ("non vedo perché dovrei parlare di ingiustizia, semmai è un errore") spesso sconosciuto nel mondo del calcio, ma non solo per quello visto anche l’ottimo torno disputato, Paolo Nicolato è stato scelto oggi dal presidente della Figc, Gabriele Gravina, per guidare il nuovo corso dell’Under 21, uscita un po' ridimensionata dall’Europeo giocato in casa.
Toccherà adesso a questo vicentino classe '66 cercare di riportare in auge la nazionale junior tra le più vittoriose
negli ultimi decenni sul palcoscenico continentale. Nicolato prende il posto di Gigi Di Biagio che ha guidato l’Under 21 per sei anni, ma senza acuti (per lui un terzo posto all’Europeo 2017). Cinquantatre anni il prossimo 21 dicembre, nella vita di Nicolato calciatore c'è un passato da centravanti tra i dilettanti, poi il passaggio sulla panchina di squadre femminili ma soprattutto tanti giovani.
Vicentino di Lonigo, Nicolato tradisce le sue origini nell’accento veneto oltre che nella fermezza delle convinzioni; forse anche per questo, a qualcuno ricorda vagamente l’aplomb di Enzo Bearzot e il suo insegnamento ad essere prima uomini che calciatori. «Sin dall’inizio, abbiamo trasmesso un’immagine di questa nazionale, non solo ottenuto risultati - ha confessato con la giusta amarezza, ma senza eccedere nel vittimismo - e di questo, smaltita la delusione di stasera, saremo orgogliosi domani».
Dopo aver allenato il San Martino e il Bussolengo femminile in serie D tra il 1988 e il 1993, Nicolato è diventato tecnico di seconda categoria; dal 1999 al 2004 ha poi allenato le giovanili del Chievo, passando quindi alla Primavera e, nella stagione 2012/2013, in Serie A come vice di Corini. Fa quindi ritorno sulla panchina del Chievo Primavera che conduce a una storica vittoria del Campionato Primavera.
Ma il salto lo compie nel 2014 quando va ad allenare il Lumezzane in Lega Pro: esonerato dopo 12 partite, viene richiamato qualche mese dopo, chiudendo il campionato con la vittoria nel playout contro la Pro Patria e la salvezza. Nella stagione successiva, però, arriva un nuovo esonero. Nell’agosto 2016 torna ad allenare i giovani. La Federazione, infatti, lo chiama prima alla guida dell’Under 18, successivamente passa all’Under 19 che porta alla finale dell’Europeo 2018, persa ai supplementari contro il Portogallo.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia