Termina in appena 74 minuti la corsa di Matteo Berrettini sui prati dei Championships: al suo debutto sul Centrale, opposto a Roger Federer, il 23enne romano subisce una durissima lezione da «King Roger». Dopo essere diventato il quinto italiano di sempre ad aver raggiunto gli ottavi a Wimbledon, Berrettini è stato travolto dall’emozione ancor prima che dai colpi dell’otto volte re dell’All England Club. Che ha vinto in maniera fin troppo facile, come certificato da un punteggio persino crudele per l’italiano, da settimana prossima n.18 del ranking mondiale (61 62 62). Una sconfitta che non cancella quanto di buono fatto da Berrettini nell’ultimo mese: il titolo di Stoccarda, la semifinale di Halle, i primi ottavi in uno Slam. Una striscia di 13 match giocati sull'erba, e due sole sconfitte. Per Federer, che sale a 99 match vinti sull'erba di Church Road, si tratta della 17/ma volta ai quarti di Wimbledon, la 55/ma in una prova dello Slam. L’ennesimo primato per lo svizzero che a 37 anni e 340 giorni diventa il più maturo giocatore a raggiungere i quarti di uno Slam dall’exploit di Jimmy Connors nel 1991, quando a 39 anni e 6 giorni era arrivato tra gli ultimi otto degli US Open. «Sono molto felice perché ho letto bene il suo servizio - il commento di Federer -. Non era facile contro Berrettini, che serve quasi sempre sopra i 200 Km/h. Anche da fondo campo ho controllato bene gli scambi. Credo sia stata una grande prestazione». Tutto facile anche per gli altri due grandi favoriti dei Championships. Novak Djokovic, n.1 al mondo, si è sbarazzato senza assilli del Next Gen francese Ugo Humbert, n.64 Atp (63 62 63) nel match n.1050 in carriera. Una vittoria che gli regala l'11esimo quarto di finale a Wimbledon (raggiunto Boris Becker, quarto di tutti i tempi), il 45esimo in tutti gli Slam. Mercoledì il serbo è atteso dal belga David Goffin, favorito n.21, che in poco meno di tre ore ha eliminato Fernando Verdasco (76(9) 26 63 63). Nei sei precedenti il serbo, qui vincitore già quattro volte, è avanti 5-1. Ancor più comodo il successo di Nadal su Joao Sousa, il primo portoghese di sempre a raggiungere gli ottavi sull'erba londinese (62 62 62). Per il maiorchino si tratta del successo n.35 nel 2019 (come Roger Federer), che gli assicura il 39esimo quarto di finale Slam in carriera. Nel prossimo turno lo attese lo statunitense Sam Querrey, uscito vincitore dal derby tra granatieri statunitensi contro il giovane Tennys Sandgren (64 67(7) 76(3) 76(5). Nel tabellone femminile prosegue la moria di teste di serie, tutte fuori le prime sei, compresa la n.1 al mondo, l'australiana Ashleigh Barty, sorpresa in tre set dalla statunitense Alison Riske, n.54 Wta (36 62 63). Nel prossimo turno sfiderà Serena Williams, sette volte regina dell’All England Club, in scioltezza contro la spagnola Carla Suarez Navarro (62 62 in poco più di un’ora). Finisce, contro la rumena Simona Halep, favorita n.7, la favola della giovanissima Cori Gauff (63 63 in 1:15). Nei quarti Halep, la più bassa testa di serie rimasta in tabellone, se la vedrà con la cinese Shuai Zhang, che in poco meno di due ore ha avuto la meglio anche della ucraina Dayana Yastremska (64 16 62).