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F1, Hamilton ancora re a Silverstone: vittoria davanti a Bottas e Leclerc

Lewis Hamilton in trionfo, Charles Leclerc sugli scudi e Sebastian Vettel in crisi. L’attesissimo Gp di Gran Bretagna, decima gara della stagione della Formula 1, consacra il pilota britannico più vincente di sempre, pronto a insidiare i record di Michael Schumacher, e sancisce un passaggio di testimone in casa Ferrari, col monegasco che a forza di duelli da brivido si prende un terzo posto e il tedesco che tampona Max Verstappen come un pilota della domenica e getta al vento un possibile podio.

«Questa è la gara che mi sono goduto di più nella mia carriera in Formula 1», commenta alla fine Leclerc e di sicuro è piaciuta molto anche ai 125mila spettatori, tutti a sostenere l’idolo di casa che diventa il più vincente di sempre sullo storico circuito di Silverstone, con sei successi, staccando due stelle come Jim Clark e Alain Prost. La corsa è intensa, emozionante e se l’ennesima doppietta della Mercedes ricalca un copione già troppo sfruttato, la sceneggiatura è di grande spessore.

Non a caso, sulla griglia di partenza c'è Daniel Craig, l’ultimo 007, nell’ambito di una promozione Aston Martin-Red Bull. Alla partenza è Hamilton a infiammare il pubblico, cercando di sorpassare il pole man Bottas. Il finlandese resiste, mentre Vettel guadagna un posto e si mette tra le Red Bull di Max Verstappen e Pierre Gasly. I primi pit stop arrivano presto ma il momento chiave della gara è al giro 21, quando un errore di Antonio Giovinazzi determina l'ingresso della safety car e spariglia le carte, nel corso di un duello bollente tra Leclerc e Verstappen.

Alla ripresa delle ostilità, Hamilton si trova davanti al compagno-rivale, Vettel è terzo davanti a Gasly e Verstappen, mentre Leclerc scivola al sesto posto, 'vittima' della scelta del muretto Ferrari di farlo rientrare al box dopo l’olandese della Red Bull. Leclerc si scatena e sorpassa Gasly con una manovra da urlo, mentre al 37/o giro Verstappen infila Vettel, che nel tentativo di rispondere lo tampona. Gara finita per il tedesco: costretto a cambiare l'ala anteriore e penalizzato di 10», chiude penultimo.

Leclerc approfitta delle difficoltà di Verstappen e si piazza al terzo posto, che difende chiudendo davanti a Gasly e all’olandese. La crisi di Vettel passa inosservata al pubblico in delirio per Hamilton, che sventola l’Union Jack per festeggiare la settima vittoria stagionale e la sesta sul circuito. «Mi manca il respiro - dichiara il britannico -, non riesco neanche a spiegare quanto sono fiero oggi, davanti al mio pubblico di casa e alla mia famiglia. Devo ringraziare anche il team. Sono immensamente felice di far parte di questo team, e io sono solo una ruota nell’ingranaggio».

Il cannibale fa il modesto, ma con 80 vittorie in F1, 39 punti di vantaggio in classifica sullo sfortunato Bottas e una Mercedes quasi perfetta se lo può permettere. Leclerc e Verstappen, i giovani leoni, hanno artigli affilati ma dovranno ancora aspettare per spodestarlo. Continua la fase involutiva di Vettel. Lo scorso anno era stato lui a trionfare a Silverstone, la sua penultima vittoria. Ora, con soli quattro podi in stagione e ancora nessun primo posto, ha assoluto bisogno di reagire, per lui e per la squadra.

Dovrà farlo tra due settimane, nel Gp di casa, a Hockenheim, come lo invita il team principal, Mattia Binotto: «Leclerc ha fatto una gara fantastica per il modo in cui combatte, si difende, attacca. Un pilota straordinario, il podio se lo è meritato tutto. Sebastian ha commesso un errore, dispiace. E’ consapevole delle sue difficoltà. Lo dobbiamo aiutare , a cercare la vettura, l’assetto, il bilanciamento migliore per le sue esigenze - spiega Binotto -. Non c'è da insegnargli nulla, sa quanto è importante non commettere certi errori, per la squadra, per i punti. Sono sicuro che saprà reagire da solo».

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