Qualche bicchiere di troppo, durante una serata di festa con gli amici, è costato a David Trezeguet, ex attaccante di Juve e Francia protagonista chiave delle sfide con la nazionale azzurra, ed ora brand ambassador della società bianconera, una denuncia per guida in stato di ebbrezza, una multa e, a quanto risulta, anche il ritiro della patente. Con tanto di insulti agli agenti.
Tutto a Torino, dove una pattuglia della squadra volanti della questura ha sottoposto l'ex calciatore a un controllo nella notte fra martedì 17 e mercoledì 18 luglio. Trezeguet, una quarantina di minuti dopo mezzanotte, stava percorrendo via Po sulla sua Jeep. Accanto a lui, sul sedile passeggero, c'era un amico.
«L'auto procedeva a zigzag e sembrava proprio che non riuscisse ad andare dritta», racconta un testimone: alcune persone, ancora a passeggio nella serata estiva in quella che è una delle strade più caratteristiche di Torino, avevano riconosciuto il campione e si erano fermate a seguire la scena. I poliziotti, dopo averlo fermato, gli hanno chiesto di sottoporsi all’alcol test.
Trezeguet è risultato positivo per tre volte alla prova del «palloncino» con valori compresi tra 1,5 e 1,7 (il limite consentito per legge è 0.5). A quanto viene riferito, l’autore del golden gol che sconfisse l’Italia nella finale degli Europei del 2000, ma anche del rigore sbagliato nella finale Mondiale vinta dagli azzurri nel 2006, non ha preso l’accaduto con sportività.
Chi ha assistito alla scena racconta di un Trezeguet nervoso, irascibile e irriverente nei confronti delle forze dell’ordine. «Non voglio fare il test - avrebbe urlato contro gli agenti delle volanti - Oppure lo faccio, ma dopo un’ora». Non riuscendo a contrattare, avrebbe aggiunto, visibilmente irritato: «Siete dei pezzenti, dei poveracci. Non guadagnate nemmeno duemila euro». Ma alla fine si è dovuto rassegnare: proprio come quando calcava i campi di calcio, e il tiro dal dischetto si stampava sulla traversa.
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